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Emanuele Filiberto: “Non escludo l’ingresso in politica”

Emanuele Filiberto a Busto Arsizio. Credit: Instagram/Emanuele Filiberto

Il principe a Busto Arsizio per l'inaugurazione della piazza dedicata a Vittorio Emanuele II

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 19 Nov. 2018 alle 13:12 Aggiornato il 19 Nov. 2018 alle 13:22

Il principe Emanuele Filiberto di Savoia il 19 novembre 2018 ha presenziato all’inaugurazione della piazza dedicata a Vittorio Emanuele II, a Busto Arsizio, proprio nel giorno in cui, Vittorio Emanuele III ratificò il Regio Decreto con cui entrarono in vigore le leggi razziali.

“Purtroppo è una giornata infelice. Ho sempre condannato le leggi razziali ma non sono io a dover condannare il mio bisnonno”, ha detto il principe Emanuele Filiberto. A proposito di un suo possibile coinvolgimento in politica ha aggiunto: “Non posso smentire né confermare. Tra Salvini e Di Maio? scelgo Vittorio Emanuele II”.

Emanuele Filiberto: “Potrei fondare un partito”

Gia a luglio corso il principe aveva lasciato aperta la porta all’ingresso in politica. Un sondaggio pubblicato dall’Istituto Piepoli ha rivelato un dato sorprendente: il 15 per cento degli italiani vuole il ritorno della monarchia.

Non solo, ma l’8 per cento degli intervistati vorrebbe come re Emanuele Filiberto, il membro più in vista di casa Savoia.

Il principe non si è mai mostrato timido in quanto a dichiarazioni ed esibizioni televisive. Nel 2010 si cimentò con il canto partecipando addirittura al Festival di Sanremo, in un trio composto anche da Pupo e dal tenore Luca Canonici.

Ora è proprio questo sondaggio di Piepoli a ridare fiato alle aspirazioni di Emanuele Filiberto. Intervistato da Libero, il principe non ha nascosto la sua grande soddisfazione per questi inaspettati dati.

“Per noi un trionfo”

“Il 15 è una percentuale che non mi aspettavo, stiamo parlando di quasi 12 milioni di persone e se penso a come sono andate le politiche del 4 marzo, non posso che essere contento: se ci fosse un partito monarchico sarebbe il terzo partito italiano, sotto solo alla Lega e ai Cinquestelle”.

“Per noi un trionfo –  ha proseguito Emanuele Filiberto – tanto più che non abbiamo fatto né campagna elettorale né altro. Anzi, ci sono stati più di 50 anni di demonizzazione della monarchia. I vari presidenti della Repubblica hanno interferito più del dovuto nelle scelte dei cittadini, ma un capo dello Stato dovrebbe essere super partes: come un re”.

 

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