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Torna l’educazione civica a scuola: la Camera vota sì

Credit: Twitter ministro Bussetti
Di Enrico Mingori
Pubblicato il 2 Mag. 2019 alle 19:05 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:07

La Camera ha approvato la proposta di legge per reintrodurre l’educazione civica come materia obbligatoria nella scuola primaria e secondaria. Dopo il passaggio in Commissione, nella seduta in Aula di oggi, giovedì 2 maggio 2019, il disegno di legge ha ricevuto 451 voti favorevoli, nessuno contrario e 3 astenuti. Ora la proposta passa al Senato.

Il ddl prevede che l’educazione civica torni a essere una materia obbligatoria a scuola a partire dall’anno scolastico 2019-2020. In base al testo approvato dalla Camera, alla materia aggiuntiva saranno dedicate 33 ore all’anno di lezione, che non andranno però ad aggiungersi alle altre ma che saranno ricavate dall’orario a discrezione del corpo docente.

“Torna l’Educazione Civica a scuola. La Camera ha approvato oggi la proposta di legge che la Lega ha voluto e sostenuto con forza”, ha commentato soddisfatto su Twitter il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti. “Perché la legalità, il rispetto, le regole della convivenza si imparano a partire dai banchi di scuola. Dalle parole ai fatti, promessa mantenuta”.

Secondo quanto previsto dalla proposta di legge, almeno per i primi anni almeno la nuova materia non comporterà l’assunzione di nuovi insegnanti ma il reinserimento di quelli rimasti senza cattedra dopo la riforma Renzi, la cosiddetta “Buona Scuola”. Molti di questi, secondo quanto riportato alcuni giorni fa dal Corriere della Sera, sono abilitati alle superiori per l’aerea giuridica e avrebbero quindi le competenze adatte.

A partire dal 2020, invece, dovrebbe essere istituito un fondo da 4 milioni di euro per la formazione dei docenti. La materia sarà affidata in contitolarità, ma sarà per ogni classe sarà istituito un coordinatore che si occuperà di assegnare un voto in decimi a ogni alunno, sia nei test orali e scritti che in pagella.

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