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Emma Bonino in lacrime al Senato contro il governo: “Attacco alla democrazia”

Emma Bonino

La Bonino ha fortemente criticato l'iter dell'approvazione della manovra, che ha avuto il via libera solo ricorrendo alla fiducia, evitando quindi la votazione al Senato.

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 21 Dic. 2018 alle 08:53 Aggiornato il 21 Dic. 2018 alle 12:47

Ha fatto molto scalpore il discorso pronunciato al Senato da Emma Bonino. La senatrice di +Europa ha attaccato il governo, definendo il comportamento di Lega e M5S come un “il più grave attacco alla nostra democrazia”, con “il Parlamento umiliato, esautorato e ridotto all’irrilevanza”.

“Questo governo ha reso inutile il Parlamento, stiamo vivendo una tragica farsa”, ha detto la Bonino a TPI.

“Se non è questo un elemento che faccia preoccupare non so cosa si stia aspettando. Siamo seriamente preoccupati dopo tutta una serie di episodi che sono stati sottovalutati in cui per esempio la differenza tra il giudiziario e l’esecutivo è stata completamente bypassata”. A questo link l’intervista completa.

La Bonino ha fortemente criticato l’iter dell’approvazione della manovra, che ha avuto il via libera solo ricorrendo alla fiducia, evitando quindi la votazione al Senato.

“Ho la forte tentazione di non partecipare al voto, non mi capita mai”. L’Aula a quel punto ha iniziato a rumoreggiare, ma la Bonino ha proseguito: “Voi che non capite il senso delle istituzioni, non avete idea di quanto sia grave…ci passate sopra come rulli compressori, e un giorno serviranno anche a voi”.

“Intervengo con grandissimo disagio, il disagio di chi per cultura, tradizione e pratica ha fatto del rispetto delle istituzioni il punto cardine della propria attività politica”. Ha iniziato così il suo discorso in Aula Emma Bonino.

“Oggi compite un ulteriore, grave attacco, il più grave della storia della nostra Repubblica, alla democrazia rappresentativa, alla Costituzione, all’ordinamento liberale così come, seppure imperfetto, lo abbiamo conosciuto in questi anni”, ha proseguitola senatrice.

“Che il Parlamento sia umiliato, esautorato, ridotto all’irrilevanza, direi quasi alla farsa, non è un trofeo del quale andare orgogliosi, non è un vulnus all’opposizione. È una ferita grave a tutti, al Paese e alla democrazia”.

“Dopo tanto fracasso, tanta volgarità, tanto disprezzo per le istituzioni internazionali e non, una penosa e silenziosa retromarcia è bizzarro che un governo così sovranista, un governo ‘prima gli italiani’ poi si faccia dettare, dettaglio per dettaglio, la manovra dalle istituzioni europee. E per fortuna così è stato. È una bella scoppola e capisco le assenze di Salvini e di Di Maio ieri sera”.

Tornando ad attaccare la maggioranza di governo, ha affermato: “Voi ci passate addosso come rulli compressori ma vedrete, vi serviranno anche a voi le istituzioni, un giorno. Ne ho visti altri passare ed andare, ma quello che resta sono gli equilibri di potere tra i vari ruoli”.

A Calderoli che le  indicava di concludere il suo discorso, la senatrice ha risposto: “Ho finito il mio tempo ma non ho finito il mio impegno per la democrazia così come la conosciamo!”.

Concluso il suo discorso, la senatrice non ha trattenuto le lacrime.

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