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Di Maio, nuovo scontro con la Lega: “Mi preoccupa questa deriva di ultradestra e chi nega l’Olocausto”

Di Giulia Angeletti
Pubblicato il 5 Apr. 2019 alle 18:28

È ancora scontro in casa giallo-verde, e questa volta i toni sembrano essere ancora più aspri dopo che Luigi Di Maio ha nuovamente preso le distanze dall’alleato del Carroccio.

“Mi preoccupa questa deriva di ultradestra a livello europeo con forze politiche che faranno parte del gruppo con cui si alleerà la Lega, che addirittura, in alcuni casi, negano l’Olocausto”, questo il riferimento del leader pentastellato alla composizione delle larghe alleanze della Lega per quanto riguarda il fronte sovranista. “Stiamo parlando – ha poi aggiunto il vicepremier – di gruppi parlamentari che sono usciti dal Parlamento, quando si commemorava la strage dell’Olocausto e quello che hanno fatto nei campi di concentramento, quindi quando vedo queste cose mi preoccupo”.

I nuovi attriti in seno alla maggioranza, comunque, si sono creati anche a seguito del mancato accordo sui rimborsi ai risparmiatori truffati dalle banche con l’approvazione del decreto crescita. Di Maio aveva detto riferendosi al partito guidato da Matteo Salvini: “Basta slogan. Lo ripeto ancora una volta: lavoriamo bene insieme quando si tratta di lavorare sulle cose concrete. E affrontiamo questo momento con il massimo della serietà e non con questi slogan, al solito, ‘si blocca il paese’, ‘troppi no’. Lo sanno benissimo anche loro che, quando lavoriamo sui casi concreti e sulle questioni che riguardano gli italiani, non ci batte nessuno”.

Anche il ministro degli Interni, dall’altro lato e a margine della conferenza stampa finale del G7 Interno a Parigi, ha detto la sua e risposto alla provocazione dell’altro vicepremier del governo Conte: “Lega abbagliata dal potere?. Non ho tempo da perdere in polemiche inesistenti. Ho sempre detto che le nostre vittorie locali, regionali, non avrebbero cambiato nulla a livello nazionale. Semmai è un problema di chi lo pone…”.

Più tardi poi il vertice del Viminale, arrivato a Milano per discutere al Cio (Comitato Olimpico Internazionale) della candidatura olimpica di Milano-Cortina 2026, ha aggiunto: “Bado ai fatti, fatemi lavorare. Domani vado a Verona a inaugurare il Vinitaly e vorrei che la Brescia-Verona-Vicenza aprisse i cantieri domani. Però al ministero delle Infrastrutture ci stanno ragionando…non vorrei che stessimo ragionando da troppi mesi su troppi cantieri“.

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