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C’è il figlio di un consigliere del Pd tra i ragazzi che hanno ferito l’atleta Daisy Osakue

credit: Afp/Nur

"Da padre mi chiedo dove ho sbagliato" ha commentato Roberto De Pascali, padre di uno dei ragazzi che ha lanciato le uova

Di Marta Facchini
Pubblicato il 3 Ago. 2018 alle 11:17 Aggiornato il 3 Ago. 2018 alle 11:54

C’è il figlio di un consigliere del Pd del comune di Vinoso ed ex candidato sindaco tra i tre ragazzi identificati dai carabinieri per l’aggressione all’atleta Daisy Osakue, colpita a un occhio con un uovo lanciato da un’auto in corsa.

Al consigliere Pd, Roberto De Pascali, è intestata la macchina usata per l’aggressione. “Anche i figli dei consiglieri comunali del Pd fanno delle cavolate. Da padre mi chiedo dove ho sbagliato” ha dichiarato De Pascali all’Ansa. “Quando senti di certi episodi, non pensi mai che tuo figlio sia coinvolto. Mi dispiace per quello che è accaduto. Ora lui e i suoi amici, che vorrebbero chiedere scusa a Daisy, se ne assumeranno le responsabilità”.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini è intervenuto sulla vicenda su Twitter: “Si trattava solo di cretini mossi non da razzismo ma da stupidità. E uno dei lanciatori è figlio di un esponente del Pd”.

Intervenuto a SkyTg24, Salvini ha puntato il dito contro i media: “I giornali hanno lanciato l’allarme razzismo ma quella ragazza è stata colpita da tre figli di papà che si divertivano a fare gli idioti. Pretendo che ci si scusi con la Lega e con gli italiani”. Ai microfoni dell’emittente televisiva, il ministro dell’Interno ha lanciato una critica a Matteo Renzi che, commentando su Twitter l’aggressione all’atleta, aveva parlato di “emergenza razzismo”.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Torino, sono state avviate subito dopo le prime dichiarazioni fornite da Osakue, che rischia di saltare gli Europei di Berlino. Il veicolo era stato segnalato in precedenza da una donna residente a Moncalieri, che qualche giorno prima era stata vittima di un simile lancio di uova, per fortuna senza conseguenze.

I filmati delle videocamere di sorveglianza dei vari negozi e di quelle posizionate nelle rotatoria, acquisiti dai carabinieri, hanno permesso di risalire al numero di targa del veicolo. La macchina è stata trovata parcheggiata sotto l’abitazione del proprietario, a Vinovo, con evidenti striature di residui di uova sulla fiancata destra.

I tre responsabili – tre ragazzi italiani residenti a Vinovo, La Loggia e Moncalieri – hanno dichiarato di avere tirato le uova per “goliardia”. Sono stati denunciati per lesioni.

Inizialmente si pensava che si trattasse di un caso di razzismo, come la stessa Daisy aveva affermato. “Penso sia un’aggressione razzista anche se non amo usare questa categoria. Quella è una zona di prostitute di colore, credo mi abbiano scambiata per una di loro, non penso sapessero chi sono. Hanno visto una persona di colore in quel punto lì e mi hanno colpita”, aveva dichiarato.

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