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L’assurda polemica Meloni-Lucarelli: cous cous al posto del maiale in una scuola lombarda

In due istituti del milanese, il cous cous ha sostituito la carne di maiale una volta al mese. Giorgia Meloni ha subito definito il caso un'ingerenza degli stranieri nel menù italiano e la Lucarelli ha chiarito la questione

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 16 Ott. 2018 alle 19:47 Aggiornato il 16 Ott. 2018 alle 19:47

Dopo la vicenda dei bambini stranieri esclusi dalle mense a Lodi, spunta un nuovo caso nel milanese, precisamente a Peschiera Borromeo, dove in due scuole  – l’istututo Montalcini e l’Istituto De André – la polemica sembra essersi accesa solo per il menù di una mensa dato agli alunni.

Al centro delle polemiche il fatto che dal menù sia sparita la carne di maiale – che prima veniva servita due volte al mese – e sia stato inserito il cous cous una volta al mese.

La notizia, che non sarebbe degna di nota, ha subito trovato terreno fertile per una levata di scudi a difesa del menù nostrano, specie da parte di alcune parti politiche.

A presentare le proprie rimostranze ci ha pensato Giorgia Meloni, a capo del partito di destra Fratelli d’Italia, che su Twitter ha scritto:

“In una scuola di Peschiera Borromeo viene eliminato il maiale per fare posto al cous-cous, alimento tipico nordafricano.

Ora sono i figli degli italiani a doversi adeguare alle esigenze alimentari di chi dovrebbe integrarsi?

Questa è follia”.

Immediata è stata la risposta della nota giornalista Selvaggia Lucarelli che ha ricostruito l’accaduto:

“Caso vuole che un giornalista locale – non-vegano – pubblichi una lettera non firmata di una madre secondo la quale ‘con il cambio del menù sua figlia ha forti crisi d’ansia prima di andare a scuola, vive un disagio enorme, colpa di genitori invasati no vegan’”.

Dopo la lettera anche altri genitori dei due istituti cominciano ad allarmarsi e a collegare la scelta del cambio menù con una virata dell’alimentazione scolastica verso una radicalizzazione islamica. cous cous maiale mensa

La Lucarelli risponde alla Meloni su Twitter:

A quel punto si scatena anche l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato che afferma: “Noi togliamo la carne di suino nelle mense ai nostri figli mentre in cambio loro umiliano e trattano come fossero oggetti di loro proprietà le donne”.

Gli fa spalla l’assessore leghista Fabio Rolfi che commenta: “Se si stratta davvero di un favore alla comunità islamica la Regione Lombardia scenderà in campo: sono iniziative ideologiche sulla pelle dei bambini, la carne di maiali deve stare nelle mense scolastiche perché fa bene!”.

“È una strumentalizzazione becera”, chiosa l’assessora alla cultura di Peschiera Borromeo Chiara Gatti che chiude l’assurda polemica: “Il menù l’ha deciso l’Ats (ex Asl) e gli stranieri non c’entrano niente, tra l’altro sono 35 su 2.500. Il caso non esiste, ho ricevuto in tutto 2 mail di genitori contrari su 2.500 famiglie”.

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