Nella serata di martedì 15 agosto, mentre rovistava tra i rifiuti di un cassonetto in viale Maresciallo Pilsudski, nel quartiere Parioli di Roma, una ragazza ha trovato i resti di un cadavere sezionato. Si tratta di due gambe, probabilmente tagliate con un’ascia e poi gettate nel cassonetto. Le gambe e gli altri resti umani ritrovati in un secondo cassonetto appartengono a Nicoletta Diotallevi di 59 anni.
Cosa sappiamo finora sul ritrovamento delle gambe:
- Le gambe sono state tranciate all’altezza dell’inguine con un’ascia e appartengono a una donna di nome Nicoletta Diotallevi, aveva 59 anni.
- Le gambe erano legate tra loro con nastro adesivo da pacchi.
- Le telecamere di sorveglianza di un esercizio commerciale hanno ripreso un uomo mentre gettava qualcosa nei cassonetti di viale Polisudski nella notte tra il 14 e il 15 agosto, dopo essersi avvicinato con un’auto.
- Dopo 10 ore di interrogatorio, l’uomo sospettato dalla Questura di Roma per l’omicidio della donna ha confessato. Si tratta del fratello della vittima, Maurizio Diotallevi di 60 anni.
- Decisive per le indagini sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso prima l’uomo scendere di casa in via Reni con un grosso sacco, poi all’1:30 di ieri in via Pilsudski mentre gettava le gambe nel cassonetto.
- L’uomo di 60 anni è accusato di omicidio e occultamento di cadavere.
- Nella tarda mattinata di mercoledì 16 agosto altri resti sono stati trovati dagli agenti in un altro cassonetto, in via Guido Reni, all’altezza del civico 22.
- La polizia ha sequestrato un terzo cassonetto all’interno del quale potrebbero esserci gli effetti personali e gli abiti della donna.
- La Procura di Roma ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti del 60enne che è stato trasferito nel carcere di Rebibbia, in attesa che il gip fissi l’udienza di convalida.
- Secondo una prima ricostruzione ci sarebbe una lite familiare per motivi economici dietro l’omicidio della donna.
Mostra tutto