Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » News

Cosa prova una donna quando ha le mestruazioni

Quando si può parlare di disturbi invalidanti legati al ciclo mestruale? Che cos'è la dismenorrea? Quali sono gli effetti sull'umore? Ecco le risposte

Di TPI
Pubblicato il 13 Mar. 2017 alle 11:51 Aggiornato il 4 Nov. 2017 alle 16:26

Potrebbe arrivare anche in Italia il congedo mestruale, ossia i tre giorni di permesso al mese durante il periodo del ciclo in cui le donne potranno assentarsi dal lavoro senza doversi mettere in malattia o in ferie grazie alla proposta di legge al vaglio della commissione Lavoro della Camera dei deputati.

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Come riportato nel testo della proposta di legge, dal 60 per cento al 90 per cento delle donne soffrono di pesanti disturbi durante il ciclo mestruale e questo causa tassi dal 13 al 51 per cento di assenteismo a scuola e dal 5 al 15 per cento di assenteismo lavorativo.

Ma cosa significa per una donna avere le mestruazioni? Quando si può parlare di disturbi invalidanti? Che cos’è la dismenorrea?

I dolori mestruali colpiscono molte donne, a volte appena prima del ciclo, in altri casi durante il periodo mestruale.

In linea generale si tratta di dolori o crampi spesso localizzati nel basso ventre. A seconda dell’intensità del dolore, per alcune donne il ciclo mestruale può rappresentare solo un fastidioso disagio che viene ridotto con semplici farmaci non steroidei antinfiammatori, i cosiddetti Fans.

Che cos’è la dismenorrea

Per altre donne i crampi mestruali possono raggiungere un’intensità tale da limitare le attività quotidiane per alcuni giorni. La sintomatologia dolorosa più intensa è denominata dismenorrea e può estendersi alla parte bassa della schiena, al ventre e agli arti inferiori. Tra gli altri sintomi ci sono nausea, vomito, vertigini, sudorazione intensa ed episodi diarroici.

Se la sintomatologia raggiunge questi livelli, una donna è spesso costretta a trascorre 12, 24 o 48 ore a letto.

Nel caso della dismenorrea primaria in genere i dolori iniziano uno o due giorni prima delle mestruazioni, durano per 12-72 ore e si riducono con l’avanzare degli anni. Possono scomparire dopo la prima gravidanza.

Nel caso della dismenorrea secondaria il dolore può iniziare prima e durare più a lungo e non è associato ad altri sintomi. Le cause dei crampi mestruali possono qualche volta essere riconducibili a condizioni patologiche, come l’endometriosi e i fibromi uterini.

Gli effetti sull’umore

Ma i disturbi del ciclo mestruale possono interferire anche sull’umore della donna poiché esistono rilevanti variazioni dei livelli ormonali sia prima che dopo le mestruazioni. Secondo i ginecologi l’80 per cento delle donne in età fertile, nel periodo precedente alle mestruazioni, subisce significative modificazioni emozionali, comportamentali e fisiche.

Secondo uno studio dei ricercatori dell’Educational and Health Psychology dell’University College London (UCL) e pubblicato sulla rivista Neurobiology of Learning and Memory, esiste un potenziale legame tra la vulnerabilità psicologica e i tempi del processo riproduttivo femminile.

Aggressività, depressione e sbalzi d’umore sono fenomeni che in una donna possono essere anche accentuati in questa fase del mese. Per esempio l’aggressività femminile può essere originata dalla sindrome premestruale.

Le mestruazioni intense possono portare con più facilità a sintomi depressivi. Le forti perdite di ferro durante il ciclo possono compromettere le funzionalità del cervello, e quindi anche dell’umore.

Gli stati depressivi transitori, facenti parte della sindrome, potrebbero essere dovuti inoltre ad una carenza di vitamina B6, coinvolta nella sintesi di serotonina e dopamina. Quest’ultimo è un importante neurotrasmettitore che ha una funzione di controllo sul movimento, la sensazione di piacere, i meccanismi di regolazione del sonno, alcune facoltà cognitive e la capacità di attenzione.

La terapia medica più efficace per combattere alcuni di questi sintomi è la pillola contraccettiva capace di limitare le variazioni ormonali. In particolare, si sono osservati effetti positivi con l’utilizzo del drospirenone, un ormone attivo in grado di migliorare la gestione delle fluttuazioni ormonali. I disagi psicologici vengono ridotti perché questo ormone agisce sul sistema nervoso centrale, stabilizzando la serotonina e aumentando il livello delle endorfine, le nostre molecole della gioia.

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.**

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version