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Cosa è successo il 29 settembre nel mondo

Le notizie senza giri di parole su TPI

Di TPI
Pubblicato il 29 Set. 2015 alle 20:39

Stati Uniti: durante il vertice sul contrasto a terrorismo ed estremismo di martedì 29 settembre alla sede centrale delle Nazioni Unite, il presidente americano Barack Obama ha manifestato ottimismo sull’esito della battaglia internazionale contro l’Isis. Obama ha anche annunciato l’ingresso di Nigeria, Tunisia e Malesia nella coalizione per la sconfitta dello Stato Islamico. Il primo ministro italiano Matteo Renzi è intervenuto al summit garantendo il supporto del governo italiano nella lotta contro il terrorismo, ma specificando che per l’Italia è importante non limitarsi alla questione siriana e a quella irachena, ma affrontare anche la crisi in Libia e nell’Africa subsahariana. Il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, invece, è intervenuto sul tema dei foreign fighters ricordando che i dati dell’Onu attestano un incremento del 70 per cento delle adesioni di combattenti stranieri alla causa estremista.

– Spagna: il neoeletto presidente della Catalogna Artur Mas, leader del partito Junts pel sì – Uniti per il sì – che domenica 27 settembre ha vinto le elezioni regionali, è stato imputato per “disobbedienza” per aver organizzato un referendum sull’indipendenza della Catalogna il 9 novembre 2014. La consultazione popolare, infatti, è stata successivamente dichiarata illegale dalla Corte costituzionale e dal governo centrale spagnolo. Mas dovrà presentarsi il prossimo 15 ottobre al Tribunale superiore di giustizia per deporre. Il presidente catalano ha commentato la notizia dichiarando che si tratta di persecuzione politica. 

– Nepal: gli operatori televisivi del Paese hanno interrotto la trasmissione di 42 canali indiani per protestare contro quella che sostengono essere un’interferenza dell’India nella politica interna nepalese. L’entrata in vigore della nuova costituzione in Nepal la scorsa settimana ha scatenato numerose manifestazioni da parte di alcune popolazioni nell’area di confine tra i due Paesi, causando un blocco dei veicoli contenenti beni di prima necessità alla frontiera. L’India, critica nei confronti della nuova costituzione nepalese, nega di aver imposto un blocco sui beni e sostiene di volerli trattenere per motivi di sicurezza. Il presidente della Nepal Cable Television Association ha dichiarato che l’interruzione delle trasmissioni avrà una durata ancora da definirsi.

– Venezuela: il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha annunciato lunedì 28 settembre che a 1.500 deportati colombiani sarà consentito di rientrare nel Paese a patto di legalizzare il proprio status. La dichiarazione arriva dopo giorni di negoziazioni tra i due stati che hanno portato alla normalizzazione dei rapporti. Il governo colombiano si era infatti opposto con forza alla decisione di Maduro di chiudere i confini per limitare contrabbando e criminalità. Secondo le Nazioni Unite, oltre 1.600 colombiani erano stati deportati e oltre 17mila erano tornati in Colombia volontariamente, in seguito ai blocchi della frontiera venezuelana

– Pakistan: martedì 29 settembre Ansar Iqbal, un giovane pakistano accusato 16 anni fa dell’uccisione di un vicino di casa, è stato impiccato nonostante all’epoca dell’omicidio si fosse dichiarato minorenne. La legge pakistana vieta in linea teorica la condanna a morte per i minori, ma dall’inizio dell’anno il Paese si è reso responsabile dell’esecuzione di altri due uomini arrestati quando ancora non avevano raggiunto la maggiore età. Secondo la polizia del Paese, i documenti di Iqbal, che avrebbero potuto confermare l’età del ragazzo, non sarebbero stati presentati nei tempi stabiliti dalla legge. Il tribunale ha quindi basato la propria decisione sulla testimonianza del poliziotto che aveva arrestato Iqbal e che sosteneva che il ragazzo dimostrasse circa 20 anni.

– Stati Uniti: l’ex vigile del fuoco statunitense Christopher Cannella, armato di coltello e a bordo di un suv, è riuscito sabato 26 settembre a raggiungere la pista dell’aeroporto JFK di New York, da dove poco prima era partito il Papa. L’uomo avrebbe voluto raggiungere il Pontefice, ma invece di seguire quello che credeva il corteo per Bergoglio, si è unito alla folla riunitasi per accogliere il presidente del Turkmenistan. Dopo essersi accorto dello sbaglio, Cannella si è accodato a un secondo corteo errato: quello del premier italiano Matteo Renzi. Dopo l’arresto da parte della sicurezza dell’aeroporto, l’uomo avrebbe dichiarato: “Io voglio cambiare il mondo”.

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