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Cosa è successo il 28 settembre nel mondo

Le notizie senza giri di parole su TPI

Di TPI
Pubblicato il 28 Set. 2015 alle 20:44

Bangladesh: un cooperante italiano che lavorava presso un’organizzazione non governativa olandese è stato ucciso lunedì 28 settembre in un attacco rivendicato dall’Isis. Cesare Tavella, questo il nome della vittima, è morto nel quartiere diplomatico di Dhaka, la capitale del Bangladesh. Al suo arrivo in ospedale, l’uomo, a cui avevano ripetutamente sparato, era già morto. La Farnesina ha contattato i parenti della vittima per dare la notizia.

– Spazio: secondo uno studio diffuso lunedì 28 settembre dalla NASA, l’agenzia governativa statunitense responsabile del programma spaziale e della ricerca aerospaziale, su Marte sarebbero stati ritrovati segni della presenza di acqua salata. La prova della ricerca condotta dall’Istituto di Tecnologia della Georgia guidato da Lujendra Ojha è arrivata grazie alle immagini fornite dalla sonda spaziale polifunzionale americana Mro, lanciata il 12 agosto 2015. Sul pianeta sarebbero state individuate le tracce di sale tipiche che si formano solo in presenza di rivoli stagionali. I ruscelli salati di Marte, quindi, comparirebbero soltanto durante i mesi estivi.

– Stati Uniti: lunedì 28 settembre il presidente americano Barack Obama ha parlato davanti alla settantesima Assemblea generale delle Nazioni Unite al Palazzo di vetro, la sede centrale newyorkese. L’argomento più spinoso affrontato è stato quello della crisi siriana, su cui il leader statunitense è stato lapidario: “Bashar al-Assad ha brutalizzato il suo popolo”, ha affermato parlando del presidente siriano e aggiungendo che chiunque lo sostenga va contro il diritto internazionale. L’attacco di Obama era evidentemente diretto al presidente russo Vladimir Putin, che ha ribadito anche durante il suo intervento di fronte all’Assemblea la necessità di riconoscere e aiutare il governo legittimo siriano. Questa sera, alle ore 17 di New York – 23 italiane – Obama e Putin si incontreranno per il primo faccia a faccia da più di un anno. Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, invece, ha attaccato il Consiglio di Sicurezza: “Quattro anni di paralisi diplomatica hanno fatto sì che la crisi siriana sia diventata fuori controllo”, ha affermato.

– Yemen: almeno 28 civili sarebbero morti per un errore delle autorità saudite del Paese, che avrebbero colpito con un raid aereo una festa di nozze nel villaggio di al-Wahga, sulla costa sudoccidentale dello Yemen. Quando è avvenuto l’incidente, le forze saudite stavano mirando a obiettivi controllati dai ribelli sciiti houthi, in lotta contro l’esercito yemenita. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il conflitto interno iniziato nel 2004 avrebbe provocato la morte di almeno 2.100 civili.

– Thailandia: nella giornata di lunedì 28 settembre un ventiquattrenne tailandese ha ucciso con un coltello da cucina cinque bambini sotto gli otto anni nella città di Chiang Mai, nel nord del Paese, perché infastidito dal rumore che facevano giocando. Secondo la polizia, l’aggressore soffriva di depressione e si stava curando a casa dei genitori. Secondo un giornale locale, all’attacco sarebbe sopravvissuta una donna incinta, madre di tre dei minori uccisi. La donna pur non essendo in pericolo di vita, presenterebbe ferite al volto e al busto.

– Afghanistan: il governo afghano ha confermato la notizia diffusa dai quotidiani locali secondo cui metà della città di Kunduz, centro strategico nel nord del Paese, sarebbe finita nelle mani dei Taliban. Nell’offensiva lanciata nella mattina del 28 settembre sarebbero morte almeno 35 persone e 54 sarebbero rimaste ferite. Secondo il quotidiano britannico The Guardian la vittoria di oggi per i Taliban è la più importante degli ultimi dieci anni. Tradizionalmente i Taliban sono considerati forti nel centro e nel sud dell’Afghanistan, ma non nella zona nord, luogo della conquista odierna. 

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