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Tra i nuovi membri del Consiglio superiore della sanità c’è un medico legato al metodo Stamina

Nel nuovo Consiglio cala anche la presenza delle donne

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 6 Feb. 2019 alle 11:40 Aggiornato il 6 Feb. 2019 alle 11:42

Il ministro della Sanità Grillo ha nominato i 30 membri del Consiglio superiore della Sanità.

Cala il numero dei medici donne: se nel Consiglio nominato dall’ex ministra Lorenzin erano 14, adesso sono solo tre. Sono stati invece riconfermati i professori Bruno Dallapiccola e Giovanni Scambia, mentre non sono state rinnovate le nomine del farmacologo Silvio Garattini, che sarà ancora “fortemente impegnato per questo ministero nel difficile tavolo della Governance Farmaceutica” e il professor Edoardo Boncinelli.

A suscitare polemiche però è stata la nomina di Camillo Ricordi, salito anni fa all’onore della cronaca per le sue affermazioni in merito al metodo Stamina di Davide Vannoni: il medico infatti si era detto disponibile a condurre esperimenti nei suoi laboratori in Florida.

Secondo Ricordi il metodo Stamina era “una procedura sicura” e “promettente” visti i risultati e dati che aveva lui stesso visionato, per cui sarebbe stato “criminale non valutare il metodo e non fare chiarezza”.

Le sue parole avevano scatenato l’indignazione della comunità scientifica.

Il metodo Stamina e il responso della comunità scientifica

Il metodo Stamina è un trattamento medico la cui scientificità non è mai stata dimostrata che si basa sull’utilizzo delle cellula staminali e ideato da Davide Vannoni.

Questo particolare tipo di cellule sono in grado di adattarsi a qualsiasi altra cellula del nostro corpo, potendo quindi aiutare la guarigione di buona parte dei tessuti dell’organismo umano.

Secondo Vannoni, le cellule staminali sarebbero utili per alleviare i sintomi e rallentare il decorso della maggior parte delle malattie neurologiche degenerative.

Nello specifico, il metodo della Stamina Foundation utilizza le cellule staminali mesenchimali, ossia quelle che in genere si occupano della generazione di tessuti ossei e adiposi.

La validità del metodo era stato però smentito dalla società scientifica internazionale e a seguito dei  risultati del comitato scientifico, il ministero della Salute Lorenzin aveva messo fine alla sperimentazione del metodo Stamina in Italia.

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