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“Casalino ha scalato il potere con metodi feroci: ecco come manipola giornali e tv”

Credit: Michele Spatari/NurPhoto

Nicola Biondo, ex capoufficio stampa del Movimento 5 Stelle alla Camera, ha descritto "il code Rocco", il metodo di lavoro del portavoce del premier Conte

Di Marta Facchini
Pubblicato il 24 Set. 2018 alle 16:40

Il “codice Rocco” è semplice: Casalino sceglie quali sono i parlamentari che devono andare in tv, come si devono concedere le interviste e a chi vanno concesse. Decide poi se ha necessità di un corso di dizione, come si deve vestire e se ha bisogno di uno sbiancamento dentale.

Non solo. “Casalino ha guadagnato un grande potere anche tra i parlamentari. Ha il potere di favorirne le comparsate o meno, di parlarne male o bene. Qualsiasi parlamentare che non si sottomette alla sua volontà di dominio e di controllo inizia ad avere problemi”. A parlare è Nicola Biondo, ex capoufficio stampa del Movimento 5 Stelle alla Camera che, intervistato dal Giornale, commenta i giochi di forza che l’ex concorrente del Grande Fratello muove in Parlamento.

Biondo e Casalino erano colleghi all’inizio della scorsa legislatura, quando il primo era capoufficio stampa del M5s alla Camera e Casalino era il responsabile comunicazione del M5s al Senato. Secondo quanto affermato da Biondo, erano in molti a chiedere il licenziamento dell’attuale portavoce del premier Conte ma “non c’è stato mai verso, ogni volta arrivava il veto di Luigi e di Davide”.

Come nel maggio del 2014: “Chiesi a Gianroberto Casaleggio di togliermelo dalle scatole, lui si arrabbiò: che ti importa di lui, sarai tu il capo della baracca, qualcosa a Grillo dobbiamo lasciargliela, mi disse”.

“Venni così a sapere che, appena capito che volevano farlo fuori, Rocco si era messo a piagnucolare al telefono con un direttore di tg, uno con un rapporto forte con Beppe Grillo. E poi con un famoso direttore di quotidiano. Insomma aveva smosso due pezzi da novanta per cercare protezioni. In questo Casalino è stato molto abile. Lui non esisterebbe se una larga fetta dell’informazione italiana non obbedisse ai suoi diktat”.

Per Biondo, Casalino detta la linea da seguire negli articoli e nei servizi sul M5s. E chi non la rispetta entra in un lista nera e viene tagliato fuori dalle informazioni.

“Casalino è diventato depositario di tutti i malumori, confidenze, sfoghi dei parlamentari, utilizzati sapientemente per consolidare ed accrescere la propria influenza. Chi sgarra, tra i parlamentari, è fuori, a meno di non possedere un patrimonio di informazioni tale da contrastare quello di Rocco”, conclude Biondo che, insieme a Marco Canestrari, ha scritto il libro Supernova. I segreti, le bugie e i tradimenti del MoVimento 5 stelle: storia vera di una nuova casta che si pretendeva anticasta.

“Chi chiede le sue dimissioni non ha capito il Movimento. Finché Di Maio sarà al governo, Casalino starà a Palazzo Chigi”, ha concluso Biondo, che fa un esempio.

Alla pubblicazione di Supernova, lui e Canestrari erano stati chiamati come ospiti dalla Annunziata nel programma In mezz’ora. “Eravamo già d’accordo, quando le comunicazioni si interruppero improvvisamente. Venimmo a sapere che Casalino aveva posto il veto: se inviti loro non ti mandiamo più nessuno. E infatti non fummo invitati. In cambio, la puntata dopo c’era Alessandro Di Battista ospite della Annunziata. Questo è il metodo Rocco”.

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