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Casa internazionale delle donne, le attiviste fanno appello al Parlamento europeo

Le attiviste si sono rivolte al Parlamento europeo per bloccare la revoca della concessione decisa dalla giunta guidata da Virginia Raggi ad agosto

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 3 Set. 2018 alle 15:10 Aggiornato il 3 Set. 2018 alle 15:12

Le attiviste della Casa internazionale delle donne di Roma e di altri centri che rischiano lo sfratto si sono rivolte al Parlamento europeo per bloccare la revoca delle concessioni.

Il 3 agosto 2018 infatti la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha revocato definitivamente la concessione dello stabile di via della Lungara, nel quartiere romano di Trastevere.

Le attiviste della Casa delle donne hanno così deciso di inviare oggi, 3 settembre 2018, una loro delegazione alla commissione per i Diritti della donna e l’uguaglianza di genere del Parlamento europeo.

A prendere l’iniziativa è stata l’europarlamentare Eleonora Forenza, del gruppo Gue-Ngl.

Forenza ha chiesto alla istituzioni europee di schierarsi in difesa della Casa internazionale delle donne e degli altri spazi che svolgono una funzione simile e che rischiano di chiudere i battenti.

Nello specifico, l’europarlamentare ha inviato una lettera ad Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, e al premier Giuseppe Conte, chiedendo loro di schierarsi in difesa e a supporto degli spazi delle libertà delle donne.

“Il Parlamento europeo è l’istituzione più avanzata e sensibile alle questioni di genere ma non si possono costruire realmente politiche attraversate dall’integrazione di genere senza il riconoscimento dell’autorevolezza e dell’autonomia delle case delle donne”, ha affermato Forenza.

“In un’Europa segnata drammaticamente da un una diffusa violenza contro le donne e sempre più attraversata da razzismi e nazionalismi, proprio gli spazi delle donne che da sempre praticano internazionalismo e cooperazione, autodeterminazione e sorellanza sono sotto attacco, in particolare in Italia”, ha continuato l’eurodeputata.

“Il governo italiano e alcuni enti locali come il comune di Roma provano a chiudere gli spazi delle donne. Non lo permetteremo perché si tratta di una violazione dei principi dell’Unione europea”.

Dopo la notizia della revoca della concessione, le esponenti del direttivo della Casa delle donne avevano annunciato che avrebbero fatto “opposizione a tutto campo”.

Il direttivo ha anche lanciato un appello per avere il sostegno di tutti contro la chisura della sede.

“Ci sentiamo per questo di chiedere a tutte e a tutti di sostenerci, di continuare la campagna di solidarietà e di mobilitazione, e anche di sottoscrivere”.

TPI aveva raccontato della situazione della Casa Internazionale delle Donne e ne aveva discusso in un’intervista con Monica Cirinnà, che è stata tra le fondatrici di questa esperienza.

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