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Ricordando Carlo Casalegno

Il 29 novembre del 1977 moriva a Torino il vicedirettore de La Stampa dopo tredici giorni di agonia in seguito a un attacco delle Brigate Rosse

Di TPI
Pubblicato il 29 Nov. 2016 alle 08:18 Aggiornato il 29 Nov. 2017 alle 09:20

“Qui le Brigate rosse. Abbiamo giustiziato il servo dello Stato Carlo Casalegno”. Così una persona anonima riferì all’agenzia di stampa Ansa l’avvenuto omicidio del vicedirettore de La Stampa Carlo Casalegno, il 29 novembre del 1977.

Il giornalista italiano morì all’ospedale delle Molinette di Torino dopo tredici giorni di agonia, in seguito a un attacco delle Brigate Rosse, il 16 novembre di quello stesso anno, nel primo delitto da parte di terroristi contro esponenti del giornalismo.

Casalegno venne aggredito all’ora di pranzo: quattro terroristi gli spararono nell’androne della sua casa di Torino. Era vicedirettore dal 1968, prima sotto Alberto Ronchey e poi con Arrigo Levi. Nacque a Torino nel 1916.

Il 29 novembre il professore, come tutti lo chiamavano, cessò di vivere. Qui un ricordo su La Stampa di Alberto Sinigaglia.

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