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Cosa è successo nel campo rom di via Albuccione a Guidonia

Di Anna Ditta
Pubblicato il 29 Set. 2017 alle 18:01

La notte tra il 26 e il 27 settembre nel comune di Guidonia, e in particolare a via Albuccione, si è assistito ad alcune sassaiole e a barricate in strada che hanno portato al ferimento di un trentunenne e di due agenti di polizia. Secondo quanto riportato dalla stampa, questa guerriglia ha coinvolto sia i residenti della zona, sia gli abitanti del campo rom presente in quella strada.

Le scene incredibili descritte dai giornali, che hanno avuto luogo nella periferia est della capitale, sono state scatenate dalla guida azzardata di due veicoli nei pressi dell’insediamento rom. La ricostruzione iniziale fornita da alcuni quotidiani è stata quella di una protesta violenta contro il campo rom, ma successive ricostruzioni sembrano andare in un’altra direzione.

“Escludiamo che si sia trattato di un fatto di matrice razzista”, ha detto a TPI Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio, che tutela i diritti umani e in particolare quelli della comunità rom in Italia. “Piuttosto di una questione legata al disagio e all’esasperazione vissuto in quella periferia”.

La zona su cui sorge l’insediamento rom di via Albuccione in realtà non è un campo, ma un terreno agricolo acquistato da alcune famiglie provenienti da campi della Capitale, che si sono sistemate lì in maniera precaria.

“Sappiamo per certo da testimonianze dirette che tutto è nato da due ragazzi provenienti da un altro campo che hanno iniziato a fare sgommate sulla piazza”, ha raccontato Stasolla“Il fatto però si è aggravato perché le persone che vivevano in quel terreno poi sono dovute andare via per paura di ritorsioni”.

Dopo alcune ore di ricerca è stato fermato l’uomo con il furgone che aveva contribuito a scatenare le violenze: a bordo del suo mezzo, i carabinieri hanno trovato un’accetta, un manganello telescopico e un tira pugni. Il 46enne è stato denunciato per porto illegale di armi. Proseguono le indagini per identificare gli altri responsabili della vicenda.

“La situazione dell’Albuccione è alla nostra attenzione fin dal momento del mio insediamento per la tensione forte tra cittadinanza e rom”, ha detto il sindaco di Guidonia Michel Barbet, del Movimento cinque stelle, che ha aggiunto che per il momento sul posto ci sarà un presidio della polizia.

Il sindaco ha aggiunto che “serve poi una visione lungimirante e un’integrazione della comunità rom prendendo spunto anche dalle pratiche avviate da altri comuni come Torino ma anche Roma che partecipato a un progetto europeo”.

Nella Capitale, intanto, sono ore cruciali per capire le sorti della baraccopoli istituzionale di Camping River. Secondo il piano della giunta romana guidata dalla sindaca Virginia Raggi, presentato lo scorso maggio, il campo avrebbe dovuto essere sgomberato il 30 settembre, ma negli ultimi due mesi è diventato sempre più chiaro che non c’era una vera alternativa abitativa per il centinaio di famiglie ospitate nel campo.

“Questa mattina il presidente del municipio Simonelli ci ha garantito che i rom resteranno lì, anche perché non hanno dove andare”, ha detto Stasolla a TPI. Il problema è che si viene a creare una situazione di limbo estremo. Infatti le utenze, intestate alla cooperativa, saranno disattivate. Così anche il servizio di guardiania e lo sportello medico-legale. Per questo occorre trovare una soluzione”.

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