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L’ex ministro Calenda: “La sera prima del matrimonio ero ubriaco e mi sono tatuato uno squalo sul braccio”

Credit: Afp

L'ex ministro dello Sviluppo Economico, ospite del programma radiofonico Un giorno da pecora, si lascia andare a raccontare episodi della sua gioventù

Di Marco Nepi
Pubblicato il 17 Ott. 2018 alle 12:44 Aggiornato il 21 Feb. 2019 alle 19:18

L’ex ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha il tatuaggio di uno squalo su un braccio. L’ha fatto, ubriaco, la sera prima di sposarsi. “Ero ubriaco”, racconta ai microfoni di Un giorno da pecora, il programma radiofonico in onda su RadioRai1. “Teoricamente sarebbe uno squalo ma siccome sono ingrassato sembra un tonno”, ha aggiunto.

Calenda, ospite in trasmissione per presentare il suo libro Orizzonti Selvaggi, si lascia andare a ricordi poco convenzionali. “Ero un ragazzetto di belle speranze. Pure fisicamente più aitante”, scherza. “Non ero ubriaco perchè non mi volevo sposare. Sto con la stessa donna da quando ho 18 anni”.

Calenda, che gli scorsi mesi si era iscritto a Partito Democratico e aveva lanciato la prosposta di creare un fronte repubblicano, commenta il soprannome “parolino  che si porta dietro da tempo: “Non ho mai vissuto ai Paroli. Ho vissuto a Prati e ora sono in centro. Ma ai Parioli non ho ma vissuto, anzi li trovo un po’ tristi”.

Calenda ha anche ricordato gli studi al liceo Mamiani: “Andavo bene a scuola fino alle elementari. Al liceo, poi, una parabola discendente. A 16 anni sono stato bocciato e ho avuto una figlia”.

“Quando ho dato la notizia a mia madre, mi ha cacciato e ha cambiato la serratura della porta di casa”, ricorda con ironia.

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