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Da oggi le bollette della luce dei morosi saranno in parte a carico di tutti gli altri consumatori

Lo hanno stabilito alcune sentenze del Tar e del Consiglio di Stato e lo scorso 1 febbraio l'Autorità dell'energia ha formalizzato la decisione

Di Laura Melissari
Pubblicato il 15 Feb. 2018 alle 10:35 Aggiornato il 15 Feb. 2018 alle 11:03

In Italia presto le bollette elettriche non pagate dai morosi saranno a carico di coloro che pagano con regolarità. O almeno una parte di esse.

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A stabilirlo sono state alcune sentenze del Tar e del Consiglio di Stato e l’Autorità dell’energia ha ufficializzato la decisione, lo scorso 1 febbraio.

In Italia ammontano a circa un miliardo le bollette elettriche non pagate.

Nella bolletta di chi paga con regolarità saranno aggiunti “oneri generali”, pari a circa 200 milioni di arretrati, come riporta il quotidiano economico il Sole 24 Ore.

Un meccanismo simile era stato adottato per il canone Rai, distribuito nella bolletta elettrica.

I consumatori dovranno quindi rimborsare alle società elettriche una parte di quei buchi lasciati dagli evasori, e in particolare i cosiddetti “oneri parafiscali”, cioè quella parte della bolletta della luce che serve per coprire gli incentivi per le energie rinnovabili, gli sgravi elettrici per le agevolazioni alle imprese, per il finanziamento del bonus elettrico.

Questo significa che saranno a carico degli altri utenti non i consumi dei morosi ma altri oneri che le società hanno già versato ma non riscosso.

La decisione arriva con una delibera dell’Autorità dell’energia, l’Arera.

Alcune società del mercato libero erano state costrette a chiudere anche a causa dell’aumento delle bollette non pagate.

Nel 2016 il controvalore complessivo del mercato finale dell’elettricità si aggirava sui 61 miliardi di euro, secondo l’Electricity Market Report dell’ottobre 2017.

E sempre nel 2016 erano state avanzate richieste per distacchi della corrente agli evasori per il 2,8 per cento degli utenti del segmento “maggior tutela”, quello che gode delle tariffe regolate dallo Stato e per il 4,7 per cento dei consumatori del mercato libero.

I consumatori evasori si trovano in misura maggiore nell’Italia Meridionale.

Per quanto riguarda il mercato libero dell’energia, per il quale è molto facile cambiare fornitore, molti utenti non pagano le bollette e prima che il recupero crediti possa essere attivato, cambiano fornitore. Per poi ricominciare il “gioco”.

A questo fenomeno potrà essere messo un argine quando le società di forniture elettriche potranno controllare nella banca dati del Sii (il Sistema informativo integrato) se il cliente è un evasore o meno.

L’Autorità dell’energia, delle reti e dell’ambiente (Arera) specifica che “il provvedimento citato (deliberazione 50/2018) riguarda solo una particolare casistica, limitata numericamente, e solo una parte degli oneri generali di sistema previsti per legge”.

“In particolare, il riconoscimento individuato dall’Autorità per i soli distributori è parziale e attiene ai soli oneri generali di sistema già da loro versati ma non incassati da quei venditori con cui, a fronte della inadempienza di questi ultimi, i distributori hanno interrotto il relativo contratto di trasporto di energia, di fatto sospendendo così a tali soggetti la possibilità di operare nel mercato dell’energia”.

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