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Beppe Grillo: “La democrazia è superata e serve un referendum sull’euro”

Credit: ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

Il garante del Movimento Cinque Stelle ha rilasciato un'intervista a una trasmissione statunitense in cui parla di voto online, fine degli Stati nazione e referendum sull'euro

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 27 Lug. 2018 alle 13:14 Aggiornato il 27 Lug. 2018 alle 13:53

Il garante del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, è stato intervistato dalla trasmissione statunitense GZeroWorld e ha dichiarato che “la democrazia è superata”, che i parlamentari potrebbero essere sorteggiati, anziché eletti, e che è sempre favorevole a un referendum sull’euro.

Lo stesso Grillo ha riportato la traduzione integrale dell’intervista sul suo blog.

Secondo il co-fondatore del Movimento Cinque Stelle, “dobbiamo capire che la democrazia è superata”.

“Che cos’è la democrazia quando meno del 50 per cento va a votare. Se prendi il 30 per cento del 50 per cento, hai preso il 15 per cento. Oggi sono le minoranze che gestiscono i Paesi”, sottolinea Grillo.

“Probabilmente la democrazia deve essere sostituita con qualcos’altro, magari con un’estrazione casuale. Io penso che potremmo scegliere una delle due camere del Parlamento così. Casualmente. In maniera proporzionata per età, sesso, reddito, del sud, del nord, cosicché queste persone rappresentino veramente il Paese”.

Le parole del garante M5S arrivano a pochi giorni dall’intervista rilasciata al quotidiano La Verità da Davide Casaleggio, presidente dell’Associazione Rousseau e considerato il guru del movimento, secondo cui in futuro il parlamento potrebbe essere inutile.

Nel colloquio con il giornalista americano Ian Bremmer, Grillo parla proprio della piattaforma Rousseau, il sistema operativo del Movimento Cinque Stelle, come di “un sistema dove la democrazia parte dal basso, dai cittadini”.

“Questa è l’idea del Movimento. Dare strumenti a tutti i cittadini per poter partecipare. Oggi da un computer, uno smartphone, si potrebbero scegliere le cose importanti del proprio Paese. Non dall’alto, ma dal basso”, osserva.

“Siamo all’inizio di qualcosa, qualcosa di diverso, il mondo sta cambiando. Questi nuovi sistemi operativi possono coinvolgere le persone in un referendum ogni settimana, direttamente dalle loro case”.

Grillo ritiene che “le nazioni stanno scomparendo” e che “stiamo tornando alle Città-Stato”.

Poi, un cenno ai contenuti: l’Europa e l’euro “Abbiamo proposto un referendum sull’euro. Far decidere al popolo italiano se rimanere dentro l’euro, non l’Europa, nell’Euro o no. Il referendum è un modo per iniziare una conversazione su un ipotetico piano B”, dice.

“Noi non abbiamo un piano B, in caso succedesse qualcosa. Oggi da un momento all’altro cambia tutto, basta un tweet dall’altra parte del mondo per trasformare la politica economica di una nazione. Devi avere un piano B. Sono sicuro che la Germania e la Francia hanno un piano B. Non dico di lasciare l’Euro cosi, ma di lasciar decidere al popolo italiano con un referendum”.

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