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Bari: a scuola c’è un bambino iperattivo, tutti i suoi compagni cambiano classe

Credit: Afp/Arne Dedert/dpa

La denuncia della madre: "Lunedì mio figlio è arrivato in classe e non c'era nessuno". La scuola Re David conferma: "Situazione delicata ma l'alunno non è stato lasciato solo"

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 1 Dic. 2018 alle 13:57 Aggiornato il 3 Dic. 2018 alle 11:19

In una scuola elementare di Bari  un bambino di 7 anni è rimasto l’unico alunno della sua classe dopo che i genitori di tutti i suoi 17 compagni hanno chiesto il trasferimento dei loro figli in un’altra sezione o in un’altra scuola.

A provocare queste richieste di trasferimento sarebbe la malattia di cui è affetto il bambino, l’Adhd o disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività, che secondo i genitori degli altri alunni metterebbe a rischio la sicurezza e la normale didattica della classe.

È stata la madre del bambino a darne notizia con una lettera inviata a tv e giornali e la notizia è stata sostanzialmente confermata dalla scuola, la Re David di Bari: “i genitori degli altri alunni non accettano la permanenza dei propri figli nella stessa classe”, si legge in una comunicazione dell’istituto.

La donna ha raccontato che la mattina di lunedì 26 novembre il figlio è arrivato in classe senza trovarci nessuno di suoi compagni: “Mamma, perché non posso andare a scuola. È colpa mia?”, avrebbe detto il bambino.

“Mio figlio ha diritto al sostegno in deroga, ma dovrebbe arrivare a dicembre”, spiega nella lettera la madre. “Dopo numerose riunioni trasformatesi in una caccia alle streghe, i genitori dei compagni di classe hanno deciso di trasferire i loro figli presso altri istituti o altre sezioni a tempo pieno, in quanto non gradiscono la presenza del bambino in classe, perché temono che mio figlio possa far male ai propri figli e che la didattica vada a rilento per gestire la sua situazione”.

Secondo quanto raccontato dalla donna, il bambino “ha trascorso la sua giornata da solo in un laboratorio affidato a un insegnante”.

“Non essendo stato sufficiente l’intervento della polizia, ci siamo rivolti al provveditorato dove abbiamo ottenuto il trasferimento in un’altra scuola”, ha sottolineato la donna.

“Mio figlio al momento si trova in un limbo, perché non viene accettata la sua iscrizione nella nuova scuola, e nella vecchia scuola non ha una classe in cui è stato assegnato, ma è previsto per lui solo un laboratorio”, ha dichiarato la madre a TeleBari.

La scuola Re David ha replicato così: “Siamo amareggiati dal polverone che sta sollevando questa vicenda. Abbiamo 29 bambini con bisogni speciali e ne stiamo per accogliere un altro che arriva da Brindisi, senza problemi. Abbiamo gestito una situazione molto difficile e delicata, cercando di mediare tra le esigenze di tutti. Per tutelare i bimbi non possiamo rivelare dettagli della storia, ma possiamo certamente dire che il bambino non è rimasto solo tutto il giorno e che forse sarebbe bastato non esasperare gli animi”.

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