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“Scoperti 4 murales di Banksy in Sardegna”. Ma era una bufala-provocazione

Un giornalista cagliaritano ha raccontato che il noto artista ha realizzato 4 murales in Sardegna. In molti ci sono cascati, ma l'obiettivo era solo quello di far riflettere sui problemi dell'isola

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 4 Gen. 2019 alle 13:43

Nei primi giorni del 2019 sui social si è diffusa la notizia secondo cui l’artista Banksy ha realizzato quattro opere in Sardegna. Ne hanno parlato diversi siti d’informazione e blog. Tuttavia la notizia è falsa.

Tutto nasce da una provocazione del giornalista cagliaritano Vito Biolchini, che il 3 gennaio ha pubblicato sul suo blog un post intitolato “Scoperte in Sardegna quattro opere di Banksy! Ecco dove si trovano!”.

Nel suo articolo il blogger, che è anche autore teatrale, racconta che il misterioso artista di cui è ignota l’identità “ha scelto il Sulcis per lasciare un segno indelebile del suo passaggio nell’isola”.

Nulla di vero: Biolchini ha solo voluto attirare l’attenzione sul fatto che alcuni dei temi trattati da Banksy sono più che mai attuali sull’isola.

Raggiunto telefonicamente da TPI, il blogger spiega: “Quelle opere raccontano veramente della Sardegna di oggi: noi dobbiamo avere la capacità di vedere nell’arte ciò che l’arte intende dirci. Se trovo nell’opera di un artista dei contenuti che mi riguardano devo farli miei”.

Nell’articolo-provocazione del giornalista, si legge che Banksy avrebbe realizzato quattro opere tra le province di Cagliari e Carbonia-Iglesias.

Sul muro di cinta del poligono militare di Teulada, in provincia di Cagliari, l’artista avrebbe realizzato un murale sul decollo di un caccia da una portaerei. Sempre a Teulada, all’esterno della scuola materna, sarebbe stato impresso un elicottero militare ornato con un fiocco rosa.

All’esterno della fabbrica di bombe Rwm, a Domusnovas, sarebbe spuntato il murale che raffigura una ragazza che abbraccia una bomba, mentre a Portovesme Banksy avrebbe raffigurato due Madonne che allattano con veleno ai loro figli.

La notizia è stata subito ripresa da diversi siti d’informazione, che l’hanno presa come vera. Ma è stato lo stesso Biolchini a smentirne il contenuto con un secondo post, pubblicato sempre sul suo blog il giorno successivo.

Il giornalista ha spiegato di aver voluto associare il nome di Banksy alla Sardegna per attirare l’attenzione e far riflettere su quanto siano i temi trattati nelle opere dell’artista siano facilmente trasportabili anche sull’isola..

“Non c’è alcuna opera di Banksy in Sardegna. Però lui parla lo stesso di noi: se lo sappiamo ascoltare”, scrive Biolchini, grazie a quel primo post “qualcuno ora forse prenderà coscienza della vergogna del poligono militare di Teulada, della presenza a Domusnovas di una fabbrica di bombe e dello scempio delle discariche industriali a Portovesme”.

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