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Bambino vampiro sepolto in Italia: il ritrovamento dopo 1.500 anni nella necropoli di Lugnano

Credits: David Pickel/Stanford University

Appartiene a una giovane vittima della malaria che nel V secolo sconvolse il paese. Aveva circa 10 anni ed è stato seppellito con un particolare rito funebre

Di Massimo Ferraro
Pubblicato il 15 Ott. 2018 alle 07:00 Aggiornato il 15 Ott. 2018 alle 07:27

Lo hanno sepolto con una pietra in bocca, per impedirgli di tornare in vita e diffondere la malattia che lo aveva ucciso. Lo scheletro di un bambino di 10 anni è stato ritrovato in Umbria, nel cimitero dei bambini di Lugnano, inumato con la “sepoltura da vampiro”.

“Non ho mai visto nulla di simile, è estremamente inquietante e strano“, ha confessato il professor David Soren, che dirige gli scavi da più di 30 anni.

Nell’area della “necropoli dei bambini” sono stati già rinvenuti i resti di oltre 50 corpi, tra neonati, feti e bambini di pochissimi anni.

L’ultima scoperta del team di archeologi italiani e statunitensi risale all’estate del 2018: lo scheletro del bambino “vampiro”, la cui età è stata desunta dalla dentatura, ha fatto supporre agli archeologi che nel cimitero ci possano essere anche bambini più grandi.

“L’età di questo bambino e il tipo di sepoltura unica rappresenta un’anomalia all’interno di un cimitero già anomalo”, ha commentato l’archeologo David Pickel.

David Pickel/Stanford University

Ma a chi appartiene? Gli studiosi ancora non sanno se si tratta di un maschio o una femmina, ma quasi certamente si tratta di una vittima dell’epidemia di malaria che nel V secolo sconvolse l’Italia.

Gli archeologi hanno trovato un indizio della causa della morte nel corpo della vittima: un ascesso dentale, che spesso è un effetto collaterale del morbo.

Una sepoltura simile era stata già scoperta nello stesso sito. In quel caso si trattava di una bambina di 3 anni, tumulata con mani e piedi appesantiti da delle pietre.

Come loro, potrebbero essere morti di malaria anche gli altri ospiti delle 5 stanze della villa romana, utilizzata come cimitero per i più piccoli.

Tutti i bambini e i neonati furono sepolti in un arco di tempo piuttosto ristretto, pochi giorni o poche settimane al massimo, durante il periodo estivo.

Dal modo in cui è stato sepolto l’ultimo bimbo ritrovato e dagli altri resti trovati negli scavi, gli archeologi hanno ipotizzato che siano stati praticati speciali riti funebri pagani, intrisi di magia.

Oltre alle ossa dei bambini, sono stati trovati oggetti e resti di animali, in particolare cuccioli di cane, probabilmente utilizzati per dei sacrifici.

I cani, soprattutto nella sepoltura dei più giovani, erano considerati animali in grado di accompagnare il defunto nel regno dei morti.

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