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Aprilia, feriscono un immigrato sparando dalla finestra: fermati tre ragazzi

In base alle ricostruzioni finora effettuate, i tre erano alla finestra e stavano provando un fucile ad aria compressa di libera vendita quando sono partiti alcuni colpi

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 16 Ago. 2018 alle 11:07

Un cittadino del Camerun è stato ferito a un piede da un proiettile di piombo ieri, 15 agosto 2018, ad Aprilia, in provincia di Latina.

Il ragazzo stava passeggiando nel centro della città quando è stato raggiunto dal proiettile, sparato da una finestra di una delle case presenti nelle vicinanze.

I carabinieri hanno effettuato le perquisizioni e hanno individuato i responsabili della violenza.

Secondo le informazioni rilasciate dalle forze dell’ordine, si tratta di tre amici, uni di 19 anni e due minorenni, che sono stati denunciati con l’accusa di lesioni aggravate.

In base alle ricostruzioni finora effettuate, i tre erano alla finestra e stavano provando un fucile ad aria compressa di libera vendita quando sono partiti alcuni colpi, uno dei quali ha ferito l’uomo.

Non è ancora certo quindi che si tratti di un’aggressione diretta volontariamente contro un immigrato.

Il 2 agosto 2018 due 13enni hanno sparato contro uno dei migranti ospiti della parrocchia di Vicofaro, in provincia di Pistoia, secondo quanto hanno stabilito le indagini della Questura di Pistoia, realizzate grazie a una serie di testimonianze e all’esame delle immagini di sorveglianza della zona.

I colpi sono stati esplosi con una pistola caricata a salve. Il migrante, di nazionalità gambiana, non era rimasto ferito.

Durante le perquisizioni nelle loro case, alla presenza dei genitori, i due minorenni autori del gesto hanno ammesso le loro responsabilità e hanno spiegato di aver agito per fare una goliardata, escludendo motivi razziali o politici.

Stessa giustificazione era stata data dai responsabili dell’aggressione all’atleta Daisy Osakue, avvenuta tra il 29 e il 30 luglio.

La ragazza era stata colpita a un occhio da un uovo lanciato da un’auto in corsa.

I tre hanno raccontato ai carabinieri di aver lanciato le uova per semplice “goliardia”.

Inizialmente si pensava che si trattasse di un caso di razzismo, come la stessa Daisy aveva affermato.

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