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Ricordando Antonio Gramsci

Il 22 gennaio 1891 nasceva in Sardegna lo storico leader comunista Antonio Gramsci

Di Stefano Mentana
Pubblicato il 22 Gen. 2019 alle 18:16 Aggiornato il 8 Mag. 2023 alle 00:03
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti”.
Il 22 gennaio 1891 nasceva in Sardegna lo storico leader Antonio Gramsci, uno dei più importanti politici e intellettuali italiani.

Si trasferì a Torino per frequentare la facoltà di Lettere e Filosofia, dove entrò presto in contatto con il movimento d’opinione socialista e si iscrisse al Partito Socialista.

Nel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia, che poi diventerà il Partito Comunista Italiano (Pci). Detenuto dai fascisti nel 1926, venne condannato a vent’anni di carcere. Durante il periodo di prigionia, scrisse i suoi Quaderni dal carcere.

Morì alla clinica Quisisana nel quartiere Parioli di Roma, dove era stato ricoverato in seguito a una emorragia cerebrale nel 1937.

Gramsci ha lasciato un immenso patrimonio di idee politiche alla cultura italiana. Le sue opere sono state tradotte in Europa, negli Stati Uniti e in America Latina, ma anche nel Regno Unito e nell’Estremo Oriente.

Qui ci sono due frasi celebri di Antonio Gramsci, che abbiamo voluto ricordare:

1. “Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti”. – Tratto da Indifferenti, 11 febbraio 1917.

2. “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza”. – Tratto da L’Ordine Nuovo, anno I, n. 1, 1º maggio 1919.

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