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Anonymous ha hackerato 26mila indirizzi mail collegati al Miur

Afp photo

Il collettivo anonimo di pirati informatici ha voluto lanciare un messaggio alla ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli e ai parlamentari italiani

Di Gianluigi Spinaci
Pubblicato il 8 Mar. 2018 alle 18:45 Aggiornato il 8 Mar. 2018 alle 19:25

La rete di hacker Anonymous ha pubblicato sul web 26mila indirizzi di posta elettronica, insieme alle password per accedervi, dei professori di ogni ordine e grado collegati al ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca (Miur).

I dati rubati potrebbero essere stati raccolti attraverso la violazione di alcuni siti internet e di un paio di forum di coordinamento della scuola.

Molti indirizzi sono completi di username, password e telefoni e almeno tre consentono l’accesso a siti web gestiti attraverso la piattaforma WordPress.

Molti dei profili, con le relative credenziali di accesso, appartengono a scuole, licei e istituti tecnici dell’Emilia Romagna.

Ci sono poi 200 indirizzi di personale amministrativo con rapporti con il Miur per conto delle singole università: Bocconi, Luiss, Roma3, Università della Calabria, di Modena Reggio Emilia e altre.

Sono stati gli stessi Anonymous italiani ad annunciare l’avvenuta incursione, con un attacco molto duro nei confronti della ministra Valeria Fedeli.

“Salve Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, le diamo il benvenuto nell’arena. Siamo qui oggi per parlare di un tema delicato che ha fatto discutere molto, ovvero l’alternanza scuola lavoro. L’alternanza scuola lavoro, nasce con l’intento di far conoscere agli studenti il mondo del lavoro, o almeno questo vuole essere lo scopo della gentile Sig.ra Fedeli”, scrive Anonymous.

“Studenti di un liceo scientifico che iniziano a conoscere il mondo del lavoro a partire da una catena di cancro come McDonald’s, può essere paragonata solamente alla stregua di un povero elefante in un negozio di porcellana, studenti che alla fine vengono anche sfruttati solo per il vostro interesse nell’avere manodopera giovane e gratuita. Siete solo aguzzini che sfruttano l’esperienza nulla che hanno i giovani d’oggi approfittandovene per il vostro tornaconto personale”, continua il comunicato.

L’attacco poi si sposta sugli altri ministri e sui parlamentari italiani: “E così come voi Ministri e Parlamentari state cercando di rovinare la scuola, noi cerchiamo di rovinare voi, ma con una sola differenza! Quale? Che voi fallite sempre, noi no”.

Sono 52 i database hackerati, con 6.048 le email di singole scuole, 355 del forum Indire, 42 di Xforum, 148 di dirigenti scolastici, 155 di referenti, 6.808 di insegnanti, e altri 13mila circa collegati al mondo della scuola ma con indirizzi privati, da Virgilio.it a Yahoo.it.

Oltre alla possibilità di accedere a documenti di lavoro, idee e progetti riservati di referenti e coordinatori scolastici, la violazione potrebbe riguardare il database che contiene i dati sulle donazioni del 5xmille all’Università da cui si potrebbe risalire ai donatori e ai loro profili fiscali.

Oltre a questo esiste il rischio di vedere modificate anche le valutazioni degli studenti accedendo in maniera illegittima ai registri online delle scuole.

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