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“Siamo italiani, razzisti e fascisti”: così negano l’affitto a una italiana con madre ugandese

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 1 Apr. 2019 alle 13:20 Aggiornato il 1 Apr. 2019 alle 14:04

È italiana, ma la sua pelle non è bianca, perché se il papà è livornese, la mamma arriva dell’Uganda. Per questo non le affittano una casa. La storia di razzismo viene raccontata sul Tirreno, dove si legge che la ragazza, appena abilitata in Medicina, si è imbattuta nell’annuncio di una casa in affitto solo “per italiani”.

La ragazza ha deciso di rispondere all’annuncio, usando un pizzico di ironia e provocando chi aveva scritto un annuncio tanto razzista: “Sono italiana, figlia di genitori italiani, ma sono un po’ scuretta. Potrebbe essere un problema?”. L’affittuaria risponde, senza capire la provocazione: “Non è per studenti, grazie”.

Lei, però, non è una studentessa. “Sono un medico”, insiste. Ma dall’altra parte, non paghi delle risposte, pretendono un curriculum. “Ma pensa che ci possano essere problemi per la questione che ho accennato?”, chiede allora la ragazza, che si vede arrivare una risposta piccatissima dell’affittuaria: “Scusa eh, ma mi hai preso per una preistorica?”. A quel punto il medico non si trattiene e dice la sua sull’annuncio: “Preistorica non so, ma specificare tra i criteri di selezione la nazionalità su un annuncio comunque è abbastanza lontano dal mio concetto di modernità”.

L’affittuaria a quel punto perde le staffe: “Allora non rompere i coglioni alla gente, perché sì, qua siamo italiani, razzisti e fascisti se lo vuoi sapere. Viva l’Italia”.

A quel punto il medico ha deciso di pubblicare la conversazione sullo stesso gruppo Facebook in cui era comparso l’annuncio, ricevendo diversi commenti di solidarietà.

“Quando le ho scritto l’ho fatto per me, quando leggi di case agli italiani la cosa che pensi è che vuoi affittare solo a bianchi, non contaminati”, ha spiegato la ragazza al Tirreno. “Mi ha turbata il rendermi conto che per come stanno andando le cose oggi, nel mio essere italiana al cento per cento, cosa che per me non costituisce un vanto, perché ad esempio apprezzo tante altre culture e origini, nel clima attuale ci saranno sempre più persone che mi vedranno come un qualcosa di diverso dall’essere italiana. Nel mio caso non sono le origini, ma il colore della pelle a fare tutta la differenza”.

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