Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » News

A Roma una giornata per unire rugby e diritti umani

Sabato 14 maggio Amnesty International promuove una giornata che, tra tornei e reading, ricorderà una squadra di rugby argentina che sfidò il regime di Videla

Di TPI
Pubblicato il 9 Mag. 2016 alle 14:05

Una squadra di rugby sfida la dittatura militare, e viene
decimata per rappresaglia. Accoppiare sport e diritti umani può sembrare
insolito, ma nel 1978 a Mar del Plata in Argentina ci pensò la realtà a unirli, quando l’intera squadra del Rugby Club La Plata fu uccisa dal regime dittatoriale di Jorge Videla.

È
la storia raccontata nel libro Mar del
Plata
del deputato e scrittore Claudio Fava, che presenterà il suo lavoro sabato
14 maggio, alle ore 20 al Centro Sociale Spartaco di Roma.

La presentazione avverrà all’interno della giornata Rugby e diritti umani organizzata da Amnesty
International, che inizierà alle 15 presso l’impianto sportivo di via
Demetriade 78 (Metro A Arco di Travertino) con un mini-torneo di rugby tra
squadre impegnate in sforzi positivi di integrazione (migranti, lgbt,
differenza di genere).

A scontrarsi sul campo ci saranno le seguenti squadre:
Spartaco Rugby, Arnold Rugby, Libera Rugby, K-Way Rugby. Seguirà una partita di
touch rugby aperta al pubblico, per permettere a chi vorrà di familiarizzare
con questo sport. In contemporanea, a partire dalle 16:30 gli under 14
dell’Arnold Rugby Asd saranno impegnati in due partite di campionato nel campo
adiacente.

Il “terzo tempo” avrà invece luogo nei locali del CSOA
Spartaco in via Selinunte 57 (Metro A Numidio Quadrato) con la presentazione
del libro dell’on. Claudio Fava. Seguirà un reading di brani del volume ad
opera di Fiorenzo Lopresti, che ha recitato nello spettacolo teatrale tratto
dal libro.

Alle ore 21, infine, ci sarà una cena di beneficenza a
sostegno delle iniziative di Amnesty International, che sarà seguita da uno spettacolo
di musica argentina.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version