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L’uomo di 82 anni che si è laureato in filosofia per sapere se avrebbe rivisto la moglie morta

Italo si è laureato a 82 anni in Filosofia all'università di Macerata

Italo Spinelli si è laureato in Filosofia a 82 anni per cercare se avrebbe rivisto la moglie morta quattro anni fa: "preferisco credere a chi mi dà la possibilità di credere all'immortalità dell'anima"

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 13 Apr. 2018 alle 13:20 Aggiornato il 18 Apr. 2019 alle 08:55

Italo Spinelli, pensionato di 82 anni ed ex dipendente della Fiat di Modena, ha conseguito la laurea in filosofia. A spingerlo a iniziare l’università è stata la scomparsa della moglie Angela, morta  quattro anni fa.

“Dove è finita? La rivedrò mai più”, erano le domande che Italo continuava a porsi dopo la morte della moglie, malata di tumore ai polmoni.

Per trovare una risposta, l’82enne ha deciso di iscriversi all’università di Macerata e di ottenere una laurea in Filosofia.

“Ce lo aveva chiesto lui stesso, in amicizia: ‘Quando mi laureo venite a sentirmi’. E noi lo facciamo ben volentieri, con tanto di fascia tricolore, perché sentiamo cheItalo ha dato un esempio a quelli della sua età ma anche ai giovani”, ha raccontato Maurizio Boetti, presidente del consiglio comunale di Finale Emilia, paese in provincia di Modena.

“La mia conoscenza in fatto di filosofia si limitava a un libro di massime di Sant’Agostino, in verità bellissime”, spiega il neolaureato.

Insieme alla laurea, Italo ha trovato anche alcune risposte alle sue domanda. “Mi ha aiutato la lettura del filosofo Pascal e della sua scommessa. Conviene avere fede, perché in quel caso almeno ci saremo garantiti la beatitudine. E alla fine credo che sì, una volta chiusi gli occhi per sempre, rivedrò la mia Angela”.

“Prima ho chiesto a un prete se studiare filosofia fosse pericoloso e lui mi ha risposto di stare tranquillo, che molti teologi della Chiesa sono stati appunto filosofi. Eppure, dopo questi anni di studio ho capito che in realtà la filosofia è pericolosissima, perché si scontra spesso con la teologia. Tutti hanno un’opinione diversa e discorde dagli altri”, racconta Italo.

“Io ho capito che preferisco credere a chi mi dà la possibilità, pur se eventuale, di credere all’immortalità dell’anima. Voglio tornare insieme con mia moglie, anche se nessuno può darmene la certezza. Mi rimane però la speranza: io voglio credere e quindi credo”.

Un anno fa, anche un 80enne spagnolo si era iscritto all’università e aveva deciso di partecipare al bando Erasmus+.

Il progetto permette ogni anno a migliaia di studenti di trascorrere un periodo di tempo in un’università estera.

Miguel Castillo ha tre figli e sei nipoti ed è uno studente di Storia dell’università di Valencia, in Spagna.

Nonostante il bypass quadruplo a cui si è sottoposto in seguito a un attacco di cuore, è partito alla volta di Verona, dove proseguirà i suoi studi. Dopo l’operazione, Miguel ha deciso di fare qualcosa “che non fosse tipico di un pensionato”, e si è quindi iscritto all’università.

“Ai miei coetanei suggerisco di non starsene a casa, e invece aprirsi al mondo, perché possiamo ancora dare molto alla società, e ricevere molto in cambio”, ha dichiarato l’energico studente.

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