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Seconda ondata di Covid-19 in Lombardia: si torna a parlare di commissariamento

Con la crescita dei contagi e l'istituzione della zona rossa, torna di attualità la richiesta di commissariare la sanità regionale. Domani l'iniziativa del “Coordinamento Nazionale per il Diritto alla Salute” e della “Campagna Dico 32”

Di Lorenzo Zacchetti
Pubblicato il 6 Nov. 2020 alle 15:11

Le restrizioni in atto obbligano a un’iniziativa solo online, su Zoom, ma non per questo meno significativa: sabato 7 novembre, a partire dalle 11.00, il Coordinamento Nazionale per il diritto alla Salute – Campagna Dico 32! ribadiranno la richiesta di commissariare la sanità lombarda. L’iniziativa fa parte della maratona web (che partirà alle 10.00), indetta dalle 45 Associazioni lombarde aderenti. Proprio il precipitare della situazione sanitaria ha indotto a spostare sul web l’evento che inizialmente era previsto “in presenza”, sotto la sede di Regione Lombardia.

Alla Conferenza Stampa saranno presenti: Vittorio Agnoletto, medico, responsabile “Osservatorio Coronavirus”, autore del libro Senza Respiro, inchiesta indipendente sul Coronavirus in Lombardia; Luca Venneri, coordinatore nazionale della Rete Antifascista; Angelo Barbato del Forum per il Diritto alla Salute Lombarda e Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica.

“Non si può più attendere di fronte a questo disastro annunciato, quella che abbiamo definito la tragedia della eccellenza sanitaria lombarda!”, ha dichiarato Marco Caldiroli, a nome del Coordinamento.

“Stiamo pagando in maniera drammatica e intollerabile, non solo per l’impreparazione del “sistema” sanitario regionale e per gli errori macroscopici di fronte a un evento, sconosciuto, ma per un “errore sistemico” : questo è il prodotto di decenni di smantellamento e deriva del servizio sanitario pubblico la cui ultima vetta è stata la cosiddetta ‘riforma Maroni’ LR 23/2015, che chiediamo di abrogare. La richiesta di commissariamento della Sanità Lombarda è suffragata da una raccolta di 100.000 firme e insieme ad altre richieste e proposte relative alla situazione lombarda verranno inviate al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La mattinata proseguirà su Facebook e con collegamenti e interventi dalle altre città lombarde, attraverso le pagine delle diverse associazioni”.

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