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Non solo Milano: così il centrosinistra è passato in vantaggio nei comuni lombardi

Mattia Palazzi è stato rieletto Sindaco di Mantova con il 70,75% dei consensi: è sua l'impresa più sensazionale del primo turno in Lombardia ANSA/GIORGIO ONORATI

L'analisi del voto nel "profondo Nord" conferma la tendenza a premiare le liste puramente "civiche", ma i dati del primo turno vedono il PD ribaltare lo svantaggio della precedente tornata, in vista dei decisivi ballottaggi tra due settimane

Di Lorenzo Zacchetti
Pubblicato il 24 Set. 2020 alle 13:14 Aggiornato il 3 Ott. 2020 alle 13:33

Nel primo voto del post-Covid, il centrosinistra fa breccia in Lombardia, terreno storicamente ostile. Oltre a consolidare la propria presenza nell’area metropolitana milanese, dove il PD e i suoi alleati battono il centrodestra per 5-2 (in attesa di due ballottaggi significativi come Legnano e Corsico), a livello regionale si registra un sorpasso per nulla trascurabile, ancorché provvisorio.

Al netto dei ballottaggi che tra 15 giorni completeranno il quadro, si passa dal vantaggio del centrodestra a quello del centrosinistra. Il dato elettorale va infatti analizzato nel dettaglio, poiché nei comuni sotto i 15.000 abitanti – cuore pulsante di questo particolare territorio e in generale della società italiana – il fatto che la legge elettorale preveda un’unica lista a sostegno di ogni candidato sindaco complica l’analisi dei risultati. In alcuni casi, infatti, le liste prendono il nome dei comuni in questione, ma nel concreto rappresentano i partiti tradizionali, mentre in altri casi si tratta di “civiche” vere e proprie.

Se la precedente tornata elettorale aveva visto i “civici” trionfare in 20 comuni, con 11 successi del centrosinistra, 13 del centrodestra e 25 comuni commissariati, adesso la situazione si è ribaltata: le “civiche” vincono in 33 casi, ma il centrosinistra sale a 19 amministrazioni, contro 17 in mano al centrodestra (e i commissariamenti ovviamente vengono azzerati).

Risultato provvisorio, come si diceva, con riferimento non solo ai ballottaggi, ma anche alla possibilità che nel post-voto le amministrazioni vincenti sul piano locale scelgano l’una o l’altra area di riferimento nazionale. Ciò non rende il dato meno significativo sul piano qualitativo, come si apprezza nel dettaglio di ogni singola provincia

Provincia di Bergamo: 4 centrodestra – 3 centrosinistra – 6 liste civiche

Il centrodestra si conferma a Gazzaniga con Mattia Merelli e a Sorisole con Stefano Vivi, conquistando inoltre due comuni gestiti dal commissario prefettizio: Almè con Massimo Bandera e Cene con Edilio Moreni.

Il centrosinistra si conferma a Borgo di Terzo con Stefano Vavassori e a Cividate al Piano con Giovanni Battista Forlani, ma soprattutto espugna un comune significativo come Clusone, a due passi dal focolaio della Val Seriana, dove vince con Massimo Morstabilini.

Le liste civiche vincono a Colere (Gabriele Bettineschi), Fuipiano Valle Imagna (Luigi Elena), Mezzoldo (Stefania Siviero), Oneta (Angelo Dallagrassa), Parzanica (Battista Cristinelli) e Valleve (Gianfranco Lazzarini).

Provincia di Brescia: 4 centrodestra – 2 centrosinistra – 1 lista civica

Il centrodestra si conferma nei due comuni superiori ai 15.000 abitanti, con Roberto Tardani e Tiziano Alessandro Belotti, che conquistano un secondo mandato rispettivamente a Lonato del Gardo e a Rovato. Conferma anche per Renato Pasinetti a Travagliato, mentre Stefano Sala e Lorenzo Olivari conquistano due comuni commissariati: Capriano del Colle e Quinzano d’Oglio.

Il centrosinistra rimane alla guida di Roncadelle, pur cambiando il candidato: dopo Damiano Spada, ora tocca a Roberto Groppelli. L’altro successo si registra a Corte Franca, dove Anna Becchetti subentra al commissario prefettizio.

A Magasa vince il civico Federico Venturini.

Provincia di Como: 2 centrodestra – 3 centrosinistra – 5 liste civiche

Al centrodestra vengono assegnati un comune precedentemente amministrato da una lista civica (Asso, dove vince Tiziano Aceti) e uno commissariato (Plesio, col successo di Celestino Pedrazzini).

Il centrosinistra si conferma a Lipomo con Alessio Cantaluppi e aggiunge alla lista sia Casnate con Bernate, dove Anna Celestina Seregni strappa il successo alla destra, che Lambrugo, dove Andrea Sala subentra al commissario prefettizio.

I civici si confermano a Turate con Alberto Oleari e a Montorfano con Giuliano Capuano. Subentrano invece ai commissari sia Roberto Canesi a Campione d’Italia che Laura Romanò a Valsolda.

Provincia di Cremona: 1 centrodestra – 2 centrosinistra – 0 liste civiche

Gabriele Gallina si conferma a Soncino per il centrodestra.

Il centrosinistra vince a Corte de’ Frati, dove Giuseppe Rossetti subentra a Rosolino Azzali, e a Persico Dosimo, dove il commissario lascia il posto a Giuseppe Bignardi.

Provincia di Lecco: 1 centrodestra – 2 centrosinistra – 3 liste civiche – 1 ballottaggio

Il capoluogo di provincia va al ballottaggio, con Giuseppe Ciresa (centrodestra) al 48,71% in vantaggio su Mauro Gattinoni (centrosinistra) che ottiene il 41,67%.

L’unico successo del centrodestra al primo turno è firmato da Sandro Cariboni, che a Sueglio prende il posto del commissario.

Per il centrosinistra c’è la conferma di Stefano Motta a Calco, mentre a La Valletta Brianza si assiste alla successione tra Roberta Trabucchi e Marco Panzeri.

I civici vincono a Ballabio con Giovanni Bruno Bussola, a Esino Lario con Pietro Pensa e a Mandello del Lario con Riccardo Fasoli, replicando i successi della scorsa tornata.

Provincia di Lodi: 0 centrodestra – 1 centrosinistra – 1 lista civica

A Santo Stefano Lodigiano, un altro comune significativo per la vicinanza alla crisi pandemica, il centrosinistra vince con Marinella Testolina, mettendo fine al commissariamento.

I civici si confermano a Borgo San Giovanni, pur passando da Nicola Buonsante a Moira Rebughini.

Provincia di Mantova 0 centrodestra – 2 centrosinistra – 2 liste civiche – 1 ballottaggio

A dominare la scena è ovviamente il grande successo di Mattia Palazzi, che si conferma sindaco ottenendo al primo turno uno straordinario 70,75%. Nell’unico altro comune al di sopra dei 15.000 abitanti, Viadana, ci sarà il ballottaggio tra il sindaco uscente Nicola Cavatorta (centrodestra, 43,15%) e la sfidante Fabrizia Zaffanella (centrosinistra, 23,9%).

I progressisti si confermano a Castel d’Ario con Daniela Castro, così come i civici a Curtatone con Carlo Bottani.

Provincia di Pavia: 2 centrodestra – 0 centrosinistra – 5 liste civiche – 1 ballottaggio

A Voghera si va al ballottaggio, ma col centrodestra in forte vantaggio: Paola Garlaschelli ha ottenuto il 49,20%, contro il 21,28% di Nicola Affronti (centrosinistra).

L’unico altro comune al di sopra dei 15.000 abitanti ha visto l’ampio successo di Andrea Ceffa (centrodestra), che ha raggiunto il 50,59% dei consensi, contro il 18,66% di Alessio Bertolucci (PD e civiche).

Il centrodestra vince anche con Michela Callegari a Miradolo Terme, strappata alle civiche, ma le scelte apartitiche si affermano a Pieve del Cairo (Niccolò Capittini), Pizzale (Gaetano De Angelis), Silvano Pietra (Paolo Mutti), Vistarino (Enrica Boschetti) e Vellezzo Bellini (Graziano Boriotti, l’unico che si appresta a svolgere il secondo mandato).

Provincia di Sondrio: 0 centrodestra – 0 centrosinistra – 8 liste civiche

Le civiche dominano la scena, con le conferme di Daniele De Pianto a Cercino, Franco Matteo Saligari a Mazzo di Valtellina e Severino De Stefani a San Giacomo Filippo. A Talamona, Davide Menegola subentra a Fabrizio Trivella. I commissari lasciano il posto ai sindaci scelti dal popolo a Civo (Barbara Marchetti), Madesimo (Daniela Pilatti), Novate Mezzola (Fausto Nonini) e Spriana (Ivo Del Maffeo).

Provincia di Varese: 7 centrodestra – 3 centrosinistra – 1 lista civica – 1 ballottaggio

A Saronno, reduce da un’amministrazione di centrodestra, si va al ballottaggio con il sindaco uscente Alessandro Fagioli (centrodestra) in leggero vantaggio su Augusto Airoldi (centrosinistra): 36,61% contro 34,62%.

I sindaci del centrodestra conquistano un secondo mandato a Casorate Sempione (Dimitri Cassani), Golasecca (Claudio Ventimiglia) e Gorla Maggiore (Pietro Zappamiglio). A Origgio si passa da Mario Angelo Ceriani a Evasio Regnicoli, mentre Clara Dalla Pozza vince a Lonate, precedentemente commissariata.

Per il centrosinistra, Samuel Lucchini si conferma a Gemonio, così come accade a Somma Lombardo con Stefano Bellaria, che arriva al 60,19% e quindi trionfa già al primo turno.

A Masciago Primo, dove c’era il commissario, vince il civico Marco Magrini.

Un quadro, nel suo complesso, più che positivo per il centrosinistra e in particolare per il PD, il cui segretario regionale Vinicio Peluffo non nasconde la soddisfazione: “Siamo competitivi e vincenti, come dimostrano le belle vittorie di Mantova, Bollate, Segrate e Somma Lombardo o i ballottaggi a Lecco, Corsico, Legnano, Saronno e Viadana. Abbiamo davanti due settimane per riportare al voto tutti quelli che ci hanno votato e per convincere gli indecisi. Vogliamo fare appello a tutti quelli che vogliono fermare il sovranismo. Per questo lavoreremo con tutti quelli che vorranno dare una mano al nostro progetto politico, a sostegno dei nostri candidati. Siamo fiduciosi di un buon risultato”.

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