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    Il ministro degli Esteri spagnolo Borrell: “Non siamo di fronte ad un’immigrazione di massa, l’Europa ha bisogno dei migranti”

    Josep Borrell

    Borrell ha criticato le parole del nuovo presidente del Partito popolare, secondo cui la Spagna non può accogliere tutti i migranti che arrivano sulle sue coste in cerca di un futuro migliore

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 31 Lug. 2018 alle 13:52 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:39

    La Spagna ha superato l’Italia per il numero di migranti che hanno raggiunto le sue coste nei primi sette mesi del 2018.

    In totale, sono arrivate in territorio spagnolo 18.016 persone dopo aver attraversato il mar Mediterraneo da inizio dell’anno, mentre in Italia il numero ha raggiunto le 17.827 persone.

    Nonostante i flussi di immigrazione verso la Spagna siano in continuo aumento, come le recenti vicende dimostrano, il ministro degli Esteri del governo socialista ha assunto un atteggiamento molto diverso da quello del governo italiano.

    Josep Borrell infatti ha dichiarato che non esiste né in Europa né tantomeno in Spagna “un problema con l’immigrazione” e che “stiamo abusando della parola massivo in relazione al fenomeno migratorio”.

    La Spagna, ha spiegato il ministro durante un incontro con il suo omologo della Giordania, ha visto aumentare del quasi 50 per cento la sua popolazione negli ultimi anni dopo l’arrivo di un alto numero di immigrati siriani, ma non è stato un problema per il paese.

    Borrell è consapevole che eventi come quelli di Ceuta, dove 600 migranti hanno attraversato illegalmente la frontiera,  “scioccano l’opinione pubblica e che l’incapacità di gestire i flussi migratori genera paura”, ma il problema non è grave come sembra.

    “Fino a luglio del 2018 sono entrati in Spagna quasi 20mila migranti in un paese di oltre 40 milioni di abitanti”, ha dichiarato Borrell, ex presidente del Parlamento europeo.

    “Non è una migrazione di massa”, ha aggiunto.

    Il ministro degli Esteri spagnolo ha anche affermato che gli ultimi arrivi erano stati gestiti correttamente dal governo, nonostante gli allarmi lanciati dalle Ong sulle condizioni critiche in cui i centri di accoglienza si trovavano ormai a lavorare.

    Inoltre, secondo Borrell l’immigrazione non deve essere vista come un problema,  bensì come un’opportunità.

    I migranti infatti possono aiutare l’Europa e sopperire al basso tasso di natalità che si registra da anni in diversi paesi.

    “L’evoluzione demografica europea dimostra che, se non vogliamo trasformarci gradualmente in un continente di soli anziani, abbiamo bisogno di sangue nuovo, e non sembra che questo nuovo sangue possa venire dalla nostra capacità di procreare”, ha spiegato il ministro.

    Borrell, che ha precedentemente condannato l’Europa affermando che molti paesi hanno adottato una “politica degli struzzi”, ignorando cioè la situazione, ha espresso il suo parere in merito ai flussi migratori nel continente dopo le dichiarazioni rilasciate dal nuovo presidente del Partito popolare.

    Pablo Casado aveva poco prima affermato che “Gli spagnoli vogliono un partito che dica chiaramente che non ci sono abbastanza documenti per tutti e che la Spagna non può accogliere milioni di africani che vogliono arrivare in Europa alla ricerca di un futuro migliore”.

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