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I trucchi psicologici che i ristoranti usano per farci spendere di più

Come i ristoranti riescono a spillarci più soldi. Credit: Getty Images

Esistono degli escamotage psicologici che i ristoratori usano per farci ordinare più cibo e più bevande

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 6 Nov. 2018 alle 11:38 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 13:43

Quante volte ci è capitato di uscire dal ristorante un po’ insoddisfatti di quanto abbiamo sborsato? Ecco, sappiate che avremmo potuto spendere molto meno, ma i ristoratori hanno usato qualche trucchetto psicologico per farci cadere nella loro trappola “mangiasoldi”.

Probabilmente non ci facciamo nemmeno caso, eppure ci sono degli elementi che giocano un ruolo importante nella nostra testa. Ecco quattro esempi indicati dallo YouTuber statunitense Hank Green che ci faranno pensare parecchio.

1. Il prezzo si riduce a un numero

Avete fatto caso che sempre più spesso sul menù accanto al piatto in questione il prezzo è indicato solo con un numero al quale non segue nessuna indicazione, euro, dollari, sterline, patate? Ecco, questa cosa, secondo Hank, indurrebbe a comprare di più. Perché? Perché nella nostra testa la associamo a un distacco dai soldi e siamo portati a spendere di più.

2. La descrizione appetitosa

Quante volte abbiamo scelto un determinato piatto perché la sua descrizione era elaboratissima e super sofisticata tanto da farci pensare “No, questa pietanza non posso assolutamente perdermela”? Ecco, succede esattamente questo nel nostro cervello: pensiamo che sia qualcosa di esclusivo che non troveremo mai in nessun altro posto nel mondo, dunque dobbiamo per forza approfittarne. Magari alla fine ci viene servito un banalissimo piatto di pasta al pomodoro, ma tant’è: ci siamo cascati. 

3. La dimensione del piatto

Si chiama illusione del cerchio ed è una vera e propria illusione ottica. Un cerchio viene percepito di grandezza diversa in base al cerchio che lo circonda. L’esempio concreto è semplice: se mettiamo un’arancia in un piatto enorme, ci sembrerà che quell’arancia sarà piccolissima. Ma se lo stesso frutto lo piazziamo in un contenitore circolare di dimensioni decisamente inferiori, ci apparirà più grande.

Ecco, succede esattamente la stessa cosa con le pietanze: se una porzione di spaghetti viene posizionata in un piatto enorme, ci sembrerà inconsistente e di fatto saremmo portati a lamentarci. Invece che cosa fanno i ristoratori? Ci piazzano una porzione esigua di spaghetti in un piatto piccolino ed ecco fatto. Per la nostra testa quella quantità sarà sufficiente.

Questo trucchetto funziona soprattutto nei famosi all you can eat. Fateci caso: lì i piatti sono sempre più piccoli della media, così sembrerà che il nostro piatto è pieno e avremo la sensazione di mangiare di più. E funziona anche al contrario: quando andiamo nei ristoranti stellati, invece, ci sembra talmente poco quel che abbiamo nel piatto che siamo portati a ordinare mille piatti. E, ovvio, a spendere di più. 

4. La forma del bicchiere

Dai piatti ai bicchieri. Se, infatti, beviamo da un bicchiere curvato, beviamo di più. Questo perché siamo meno in grado di valutare quanto abbiamo effettivamente bevuto. Stesso discorso vale per i bicchieri bassi. Anche in quel caso berremo di più, per una illusione del verticale che ci farà considerare le linee verticali più lunghe di quelle orizzontali. 

Insomma, facciamoci caso la prossima volta e usciremo dal locale decisamente meno scontenti.

 

 

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