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“Un padre severo e freddo, ma l’ho perdonato”: il genio di Steve Jobs nel ritratto della figlia Lisa

Steve Jobs. Credit: Getty Images

Sta per uscire "Small Fry", il libro di memorie di Lisa Brennan Jobs, la figlia del fondatore di Apple che non la riconobbe per anni

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 27 Ago. 2018 alle 12:38 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 14:47

Duro e aggressivo, ma capace anche di grandi sorprese. Così Lisa Brennan-Jobs tratteggia il padre, Steve. Lei, per anni non riconosciuta dal genio dell’informatica, racchiude le sue memorie sul padre in un libro: Small Fry.

Lisa Brennan-Jobs è nata dalla relazione che Jobs ebbe con Chrisann Brennan. Nel libro Lisa si confessa e racconta il suo rapporto con il padre.

Uomo geniale, Steve Jobs, come abbiamo imparato a conoscerlo, ma spesso freddo, aspro, insopportabile. A tratti disumano, secondo la testimonianza della figlia.

In Italia il testo è edito da Rizzoli, il titolo Small Fry (letteralmente piccolo pesce) sarà Pesciolino e uscirà il 4 settembre, contemporaneamente con l’uscita negli Stati Uniti.

Lisa Brennan-Jobs oggi ha 40 anni e collabora con diverse riviste. Dell’uscita del libro e del suo contenuto ha parlato in un articolo pubblicato sul New York Times, di Nellie Bowles.

Nella testimonianza al Nyt, la donna ha raccontato del rapporto difficile col padre. Brennan-Jobs ha parlato dei maltrattamenti subiti, della durezza di un padre spesso distante, pieno di difetti.

Nonostante tutto, però, da figlia Lisa Brennan-Jobs non ha potuto che comprenderlo e perdonarlo. È per questo che ha scelto di scrivere il libro sul padre: per mettere nero su bianco debolezze e tratti negativi del padre, ma non mancando di sottolineare i lati positivi.

Destinato a scatenare reazioni opposte per un personaggio che è da sempre considerato controverso, il libro mira comunque a trasmettere l’idea di uno Steve Jobs papà, in cui i racconti di padre e figlia che “pattinano e ridono insieme diventino virali quanto quelli in cui lui le dice che non le lascerà nessuna eredità”.

Sempre dall’articolo del New York Times sappiamo che “Brennan-Jobs ha passato l’infanzia vivendo insieme alla madre di sussidi pubblici e un’adolescenza resa facile dai soldi del padre”.

Dopo l’università, la giovane donna andò a Londra e in Italia, lavorando nella finanza e nel design. Poi arrivò la scelta della scrittura. Prima di Small Fry Lisa Brennan-Jobs aveva scelto di non occuparsi della storia del padre, evitando i dibattiti sulla figura dell’imprenditore più famoso di Cupertino.

Poi la donna ha dovuto fare i conti con la morte di Steve Jobs, nel 2011. Allora è iniziato il lavoro su Small Fry. Non è solo un’autobiografia: per scriverla ha parlato con amici e familiari, ha ascoltato le testimonianze di ex compagni e compagne del padre e della madre.

Dal libro viene fuori uno Steve Jobs inedito, a volte “strano”, come è la stessa figlia a definire il padre. Small Fry contiene anche resoconti di momenti felici e spensierati e Brennan-Jobs ha scritto, del padre: “Mi spaventava ma allo stesso tempo sentivo un affetto potente, elettrico”.

Steve Jobs, fondatore di Apple e imprenditore geniale, morì per un cancro al pancreas a 56 anni. Lisa è nata quando lui aveva appena 23 anni, nel 1978.

I genitori della donna si erano conosciuti alle superiori, poi si erano rincontrati. Quando Lisa nacqua, Steve andò a trovare la madre solo qualche giorno dopo.

Decise di chiamare la figlia Lisa, ma non riconobbe la paternità sulla bambina. Fu costretto a farlo solo anni dopo, quando una porva schiacciante del DNA non lasciava dubbi.

A legare i due, oltre al DNA, è uno dei primi prodotti Apple. Uno dei primi computer si chiama infatti LISA. Pare fosse l’acronimo di “Local Integrated Software Architecture”, in realtà Hobs scelse quel nome per la figlia.

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