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Scoperto lo “squalo alieno”: ha gli occhi verdi e vive nel Golfo del Messico

Scoperto nel Golfo del Messico, lo squalo Clark prende il nome dalla biologa Eugenie Clark.

A scoprire l'animale sono stati i ricercatori del Florida Institute of Technology. Le hanno dato il nome di una biologa marina, Eugenie Clark

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 24 Lug. 2018 alle 18:24 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 14:55

Il Florida Institute of Technology ha scoperto una nuova specie di squalo. Lo hanno catturato al largo del Golfo del Messico e le sue foto hanno fatto il giro del mondo.

A colpire sono soprattutto gli occhi di questo animale. Come si vede dalle foto pubblicate dall’Istituto e riproposte dai media, lo squalo in questione ha degli occhi enormi, tondi e di un verde brillante.

I ricercatori del Florida Institute of Technology lo hanno ribattezzato “Squalus Clarkae”, in onore di Eugenie Clark, pioniera della biologia degli squali, conosciuta in tutto il mondo per le sue ricerche illuminanti sul comportamento di questi animali.

La chiamavano affettuosamente “Shark Lady”, la Clark, che ha continuato gli squali per tutta la vita, fino alla sua morte, avvenuta nel 2015, a 92 anni.

Da oggi, grazie ai ricercatori dell’istituto marino della Florida la donna verrà ricordata anche per aver dato un nome alla nuova specie di squalo.

Lo Squalus clarkae – noto anche come lo squalo di Genie – è stato individuato tra il Golfo del Messico e l’Oceano Atlantico occidentale. La conferma di questa nuova specie è stata segnalata questo mese anche sulla rivista Zootaxa.

Questo animale non ha niente a che vedere con l’immagine cinematografica che abbiamo degli squali. Raggiunge al massimo gli ottanta centimetri e non incute terrore come il famoso squalo bianco di Spielberg.

Per le sue caratteristiche fisiche, però, non si può dire che l’animale non metta una certa inquietudine. Sulle spiagge del Golfo del Messico l’animale inizia ad essere conosciuto come lo squalo extraterrestre.

E in effetti quegli occhi grandi e dal colore sgargiante ricordano quelli degli alieni di qualche film di fantascienza.

In un articolo pubblicato sulla rivista Zootaxa, il professore del Florida Institute of Technology e biologo degli squali Toby Daly-Engel insieme ad altri scienziati marini, la scienziata marina Mariah Pfleger di Oceana e Dean Grubbs della Florida State University scrivono che prima di scoprire che si trattasse di una specie nuova, si pensava che lo squalo in questione appartenesse alla famiglia dello Squalus mitsukurii.

Poi, però, grazie a innovativi test genetici e a una attenta analisi morfologica, i ricercatori hanno scoperto e classificato lo squalo di Genie come una nuova specie.

Come si legge sul sito scientifico Eurekalert, la scienziata marina Pfleger ha riferito che “la dottoressa Clark ha fatto da apripista per le donne nella biologia degli squali. Il suo lavoro mi ha mostrato che era possibile lasciare il segno in un campo dominato dagli uomini”.

“Genie è stata giustamente soprannominata la ‘Shark Lady’ perché la sua ricerca sugli squali era davvero innovativa. Lei si è impegnata a diffondere la vera conoscenza sugli squali”, ha detto Robert Hueter, direttore del Centro per la ricerca sugli squali a Mote, fondato proprio dalla Clark.

“Le sue scoperte hanno ispirato persone in tutto il mondo a sviluppare un senso di entusiasmo e passione per la conoscenza e la protezione di questi animali affascinanti”, ha aggiunto Hueter.

Come direttore fondatore del Mote Marine Laboratory, Clark conosceva molto bene il Golfo del Messico. Per un’apripista nel mondo della biologia degli squali quale è stata la Clark, è giusto che la nuova specie di squalo abbia preso il suo nome, ha detto Daly-Engel.

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