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“Salvini al liceo aveva 7 in condotta, teneva una foto di Bossi nel diario, ed era spiritoso e intelligente”: il racconto di una compagna di scuola

Matteo Salvini da giovane
Di Laura Melissari
Pubblicato il 15 Set. 2018 alle 13:28 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 14:14

“Spiritoso, intelligente, scherzoso”. Viene descritto così Matteo Salvini liceale, da una compagna, l’avvocata Maria Luisa Godino.

“Matteo è stato un mio compagno di scuola al Manzoni di Milano dal 1989 al ’92. Ne è passata di acqua sotto i ponti. Pochi giorni fa un amico comune, Gianluca Boari, mi ha portato alla festa della Lega. E stavolta mi ha chiamato per nome, a scuola usava chiamarsi per cognome”, ha raccontato la donna al quotidiano il Giornale.

“Si percepiva che era una persona fuori dal comune con carisma particolare”, racconta ancora la compagna di classe. “Bravo senza essere un secchione. Brillante senza dare l’idea di essere uno che studiava. Faceva il suo, con nonchalance. Peccato che non abbia fatto l’università!”, continua.

“Non si sbatteva più di tanto, ma non aveva alcun problema con le materie: 7 in greco, o in filosofia o in matematica. Unico neo il 7 in condotta. Perché è uno che non le manda a dire, e spesso aveva da ridire con le insegnanti. Alcune se lo legavano al dito”, spiega Maria Luisa Godino, che racconta di quando l’attuale vicepremier le regalava le cassette di De André.

“È schietto, quello che pensa lo dice. Non ha paura di niente. Alcuni insegnanti erano comunisti. E lui diceva: autori meno rossi no?”, racconta ancora la donna, che ricorda l’entusiasmo contagioso del ministro dell’Interno per la Lega, già da ragazzo. Era molto affezionato a Umberto Bossi, tanto da avere le sue foto nel diario.

E sulle accuse che tantissimi muovono al leader leghista, di xenofobia, razzismo, Maria Luisa Godino racconta che ai tempi non era né classista né razzista. “Chi dà etichette è in malafede”.

Salvini liceale era apprezzato dalle ragazze? “Suppongo di sì: bell’aspetto, curato, educato. Ma era molto riservato. Se gli piaceva qualcuna era in un’altra classe. Litigava con quelli che picchettavano. Aveva le sue idee e tirava dritto”, spiega ancora.

La compagna di liceo non fa mistero della sua ammirazione nei confronti del leader leghista. “Premier? Non gli manca niente. Ma è come Berlusconi, che ha subito ingiustizie allucinanti. Forse Matteo dovrebbe essere un po’ più diplomatico. Ma è così, maschere non ne ha”. conclude.

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