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Sebastião Salgado regala una mostra a due ragazzi: il sogno di un’associazione di periferia diventa realtà

Di Veronica Di Benedetto Montaccini
Pubblicato il 8 Feb. 2019 alle 14:59 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 08:28

“Per un fotografo è più importante avere delle buone scarpe, rispetto a una buona macchina fotografica”

Questa frase è del fotoreporter Sebastião Salgado, che l’8 febbraio 2019 compie 75 anni. Un sognatore evidentemente, proprio come i due ragazzi che hanno avuto la pazza idea di portare il più grande fotografo del mondo in una provincia del nord Italia. E ce l’hanno fatta.

Proprio così: l’Africa di Sebastião Salgado sarà in mostra dal 9 febbraio al 24 marzo a Reggio Emilia.

Tutto nasce da una telefonata, tra l’Italia e il Brasile, in cui due volontari spiegano a una delle star del World Press Photo il loro sogno di “combattere il brutto con il bello”. E lui risponde solo: “Sono qui, come posso aiutarvi?”.

Sebastião Salgado concede gratuitamente all’associazione Binario49 i suoi scatti realizzati nel continente africano per una mostra, inedita in Italia, da allestire “in un bar nel mezzo del nulla”. A pochi metri dalla stazione, tra case popolari e appartamenti occupati, in quel posto famoso per essere il quartiere più degradato della città.

Questa è anche la storia di due associazioni della città, ICS Casa d’Altri, collocate in punti tra loro opposti della città, ma vicine per ideali e volontà di scambio reciproco: sono queste due realtà ad aver ideato l’esposizione.

“L’arte, la cultura, la bellezza sono strumenti importanti anche di riqualificazione. Un giorno ci siamo messi in testa, quasi 1 anno fa, che potevamo provare a portare in questo quartiere, nella nostra città, una bella mostra fotografica e dato che sognare non costa nulla, abbiamo deciso di desiderare una mostra fotografica di Sebastiao Salgado” spiegano i volontari.

Fotoreporter umanista, è considerato uno tra i più grandi fotografi dei nostri tempi. I suoi ritratti in bianco e nero colgono anche il suo impegno civile per l’ambiente e le popolazioni indigene, come si vede nel documentario Il sale della terra.

Durante i primi viaggi nel continente africano, per conto dell’Organizzazione Mondiale del Caffe, Salgado inizia a conoscere l’Africa comprendendo immediatamente che per trovare delle soluzioni ai problemi del Terzo mondo, era necessario che questi venissero documentati. Inizia così una missione cui dedica 30 anni della sua vita.

L’esposizione Africa, vincitrice premio del pubblico M2-El Mundo per la migliore mostra nell’ambito di PhotoEspaña 2007 è un vero e proprio omaggio alla storia, ai popoli e ai fenomeni naturali del continente Africano, ma anche una denuncia.

A volte bisogna essere realisti, e sognare l’impossibile.

 

 

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