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La prima modella transgender a comparire sulla copertina di Playboy in Germania

Giuliana Farfalla, prima modella transgender sulla copertina di Playboy tedesco

Per la copertina dell'edizione di gennaio-febbraio di Playboy Germany il caporedattore ha scelto per la prima volta di collaborare con una modella transgender

Di Camilla Palladino
Pubblicato il 10 Gen. 2018 alle 15:26 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 19:32

Questo mese, per la copertina della versione tedesca della celebre rivista Playboy, è stata scelta per la prima volta nella storia del giornale una modella transgender.

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Prima, soltanto l’edizione statunitense di Playboy aveva collaborato con una modella transgender, mettendo il suo servizio fotografico nell’inserto centrale della rivista nel 2017.

Mentre in Francia, sempre l’anno scorso, la modella francese Ines Rau era entrata nella storia per essere diventata la prima “Coniglietta del mese” transgender.

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La protagonista della copertina di Playboy Germany si chiama Giuliana Farfalla, ha 21 anni ed è molto nota nel suo paese per aver partecipato al programma televisivo Germany’s Next Top Model. 

Attraverso quell’esperienza, Farfalla si era già dichiarata speranzosa per il fatto che la sua partecipazione a un programma del genere potesse essere d’aiuto a tutte le persone transgender e transessuali.

Cresciuta nella città tedesca di Breisgau, Giuliana Farfalla ha dichiarato che fin da subito nella sua infanzia si sentiva chiusa nel corpo sbagliato.

Ora ha finalmente trovato la sua identità dopo aver vissuto con il nome di Pascal Radermacher per 16 anni, età in cui ha effettuato l’operazione chirurgica di riassegnazione di genere.

Sulla copertina di questo mese Farfalla è comparsa in topless, come da tradizione per ogni uscita del mensile tedesco.

La scelta, come ha affermato il caporedattore Florian Boitin, è perfettamente “in linea con la tradizione della rivista di Hugh Hefner di essere decisamente contraria a qualsiasi forma di esclusione e intolleranza”.

La modella si è mostrata su Instragram molto soddisfatta e orgogliosa del suo servizio, e lo stesso Boitin ha affermato che Farfalla è “un bellissimo esempio di quanto sia importante la lotta per il diritto all’autodeterminazione”.

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