Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Gossip

Queste persone protestano da anni contro Renoir, sostenendo che “dipingeva da schifo”

Il movimento è nato da un account Instagram, e si è esteso in una protesta contro Trump, reo di essere un ammiratore del pittore impressionista francese

Di Emma Zannini
Pubblicato il 3 Nov. 2017 alle 17:04 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 19:38

Da circa due anni è stato aperto un account Instagram che si chiama “Renoir sucks at painting”, ovvero “Renoir dipinge da schifo”, che ha iniziato una vera e propria campagna contro il pittore impressionista francese.

Se ti piace questa notizia, segui TPI Pop direttamente su Facebook

L’account ha però da qualche tempo aggiunto alla propria protesta anche quella contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Motivi politici? Tutt’altro. La colpa di Trump, per i follower del movimento, è solo quella di essere un ammiratore di Renoir. Di recente il tycoon ha rivelato di possederne un’opera, Le Due Sorelle sulla Terrazza, che gli esperti hanno però stabilito essere un falso.

I gestori dell’account e alcuni sostenitori avevano anche organizzato una protesta di fronte al Museum of Fine Arts di Boston, reo di avere alcuni quadri di Renoir fra la propria collezione. I cartelloni dei manifestanti recitavano slogan come “ReNOir”, “Dio odia Renoir”, “Non siamo iconoclasti, è solo che Renoir dipinge da schifo”.

Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Il gruppo, che chiede la rimozione di tutti i Renoir dai musei, è guidato da Max Geller, che al Guardian dice: “Perché così tante persone pensano che sia bravo? Ma li avete guardati i suoi dipinti? La decisione del museo di Boston di tenere i  suoi quadri vicini a capolavori di veri artisti è un atto di terrorismo estetico ”.

Avrebbero anche suggerito al Museum of Fine Arts di sostituire tutti i lavori di Renoir con quelli di artisti che non si limitano a dipingere “solamente maschi bianchi, con sguardi da maschi bianchi”, definendo anche gli alberi del pittore “scarabocchi verdi”.

Una discendente di Renoir, Genevieve Renoir, è anche entrata in polemica con il gruppo, lasciando questo commento sotto uno dei loro post: “Quando i quadri del tuo antenato varranno 78 milioni di dollari, allora potrai criticare. Nel frattempo, è più saggio dire che il mercato libero ha parlato e Renoir non fa schifo a dipingere.” 

La risposta di Geller però non si è fatta attendere, e su un altro post di Instagram ha affermato che far decidere alla massa ciò che ha valore è l’argomentazione più stupida che abbia sentito, ed ha aggiunto anche una lista di cose che sono state portate dal mercato libero ma che “alla stregua di Renoir, fanno schifo”, come la schiavitù e l’inquinamento.

Se questa notizia ti è piaciuta, abbiamo creato una pagina Facebook apposta per te: segui TPI Pop

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version