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Da Beyoncé ai “pantaloni vagina” di Janelle Monáe: il femminismo nella musica pop

Nel video del nuovo singolo "Pynk" Janelle Monáe e le ballerine indossano i "pantaloni vagina", realizzati in seta e tulle rosa. Negli anni il femminismo nella musica pop non è rimasto invariato

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 19 Apr. 2018 alle 15:16 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 19:15

Il femminismo ha avuto la sua evoluzione anche nel mondo della musica pop, come dimostra il nuovo video di Janelle Monáe.

Cantante, attrice, modella e attivista per i diritti delle donne, Monáe era presente alle manifestazioni del Black Lives Matter e delle Women’s March di Washington.

Nel suo nuovo singolo “Pynk (features Grimes)”, la cantante indossa dei pantaloni molto particolari da lei stessa definiti “pantaloni vagina”.

Realizzati in seta e tulle rosa, sono stati disegnati dallo stilista Duran Lantink.

Quasi tutte le ballerine del videoclip indossano i “pantaloni vagina”, mentre altre ballano in body, rigorosamente rosa, mettendo in mostra i peli pubici non depilati.

Nel corpo di ballo c’è anche la presunta fidanzata della cantante, l’attrice Tessa Thompson. Janelle non ha mai rivelato il suo orientamento sessuale, ma in passato ha preferito definirsi “liberata sessualmente”.

Il singolo “Pynk”, come è facile intuire, è una canzone che celebra la vagina. La cantante ha voluto cambiare le associazioni negative create dalla canzone “Pink” dagli Aerosmith del 1997, in cui il cantante esprimeva il suo amore per il sesso femminile.

Come nella canzone di Steven Tyler, anche nel nuovo singolo di Janelle Monáe ogni verso inizia con la parola “pink” e il termine woman è stata cambiata in “womyn”.

L’intento di Janelle Monáe è creare un mondo libero dall’influenza maschile, da qui la scelta di  indossare un pantalone che celebri la vagina e di ambientare il video all’interno di un party per sole donne.

Il singolo di Janelle è una lode alle forme femminili e al nirvana che le donne hanno tra le loro gambe (“Rosa come il paradiso”).

Gli uomini sono presenti nella canzone solo quando la cantante dice che “loro hanno il blu”, e va bene così perché “noi abbiamo il rosa”.

La canzone è stata molto apprezzata dalla comunità lesbica, insieme al video considerato erotico e innovativo dal punto di vista artistico.

Il singolo “Pynk” fa parte dell’album “Dirty Computer”, che uscirà il 27 aprile 2018.

È anche la prima volta che Janelle Monáe indossa un abito colorato. Fino a quel momento l’artista aveva sempre optato per un completo bianco e nero, in onore ai genitori, una bidella e uno spazzino, “che al lavoro sono stati obbligati a portarne uno ogni giorno”.

Non è la prima volta che la sessualità viene celebrata così esplicitamente nel mondo della musica pop. Quello che cambia, però, è che questa volta il pubblico a cui il video è indirizzato è unicamente femminile.

Diverso quindi anche il proposito della canzone: non si tratta più di attirare il pubblico maschile, bensì di celebrare il potere delle donne e della loro vagina.

Janelle Monáe infatti porta l’esaltazione delle forme femminili un passo avanti, dando un colore all’anatomia delle donne e riferendosi alla vagina, al cervello, alla lingua e alle palpebre. Tutti elementi che sono ricondotti, appunto, al colore rosa.

La prima cantante a stupire per l’immagine femminile proprsta è stata Madonna negli anni ’80. Famosissimo il suo singolo “Like a virgin”, con cui impone un nuovo modello di erotismo e di sessualità.

Tra le icone femministe della musica pop spicca Beyoncé, che ha iniziato la sua carriera musicale a soli 16 anni a capo delle Destiny’s Child. Ad ispirare il gruppo era stato il movimento Girl Power, reso famoso dalle Spice Girls.

Di recente, il gruppo si è riunito sul palco del  Coachella Valley Music and Arts Festival.

La cantante ha aperto la sua performance tanto attesa cantando “Crazy in Love”, e successivamente  ha cantato una versione di “Lift Every Voice and Sing”, noto anche come inno nazionale degli afroamericani.

Ve ne abbiamo parlato in questo articolo.

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