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Secondo un nuovo studio chi porta gli occhiali è più intelligente

Secondo un nuovo studio chi porta gli occhiali è più intelligente

I ricercatori dell'Università di Edimburgo hanno analizzato come i tratti ereditari possano influire sulle funzioni cognitive. Ed è venuto fuori un risultato molto interessante su chi porta gli occhiali

Di Luca Serafini
Pubblicato il 31 Mag. 2018 alle 12:40 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 18:55

L’idea che un individuo che porti gli occhiali sia automaticamente percepito come intelligente è comune nella cultura popolare. Tuttavia, secondo uno studio recente, potrebbe effettivamente esserci una correlazione tra la vista insufficiente e livelli più alti di intelligenza.

I ricercatori dell’Università di Edimburgo hanno condotto uno studio approfondito, riportato dall’Independent, al fine di esplorare in che modo i tratti ereditari di una persona possano influire sulle sue funzioni cognitive.

Il team ha analizzato i dati di 300.486 individui di età compresa tra 16 e 102 anni, che erano stati raccolti dalla Biobank britannica e dai consorzi Charge e Cogent.

Gli studiosi sono stati in grado di identificare 148 loci genetici (ovvero le posizioni dei geni all’interno dei cromosomi) indipendenti associati alla capacità cognitiva; hanno così potuto valutare se determinate caratteristiche come la vista, l’ipertensione e l’aspettativa di vita potessero aver influenzato l’intelligenza delle persone analizzate.

I partecipanti che indossavano occhiali avevano circa il 30 per cento in più di probabilità di essere intelligenti, secondo quanto riportato sulla rivista Nature Communications.

Inoltre, una maggiore funzione cognitiva era anche associata a fattori come la longevità, un rischio ridotto di cancro ai polmoni e una migliore salute cardiovascolare e mentale.

Il dott. Gail Davies, professore di genetica all’Università di Edimburgo e promotore della ricerca, ritiene che lo studio possa rivelarsi ancora più utile in futuro. “Questo studio, il più grande studio genetico della funzione cognitiva, ha identificato molte differenze genetiche legate alla possibilità di ereditare delle caratteristiche mentali positive”, ha detto Davies.

“La scoperta degli effetti dei geni ereditari sulla salute e la struttura del cervello fornisce una base per esplorare i meccanismi attraverso i quali queste differenze influenzano le capacità di pensiero per tutta la vita”.

La ricerca sulla connessione tra genetica e intelligenza ha fatto molta strada negli ultimi anni, come ha spiegato il ricercatore capo Ian Deary. “Meno di un decennio fa stavamo cercando geni relativi all’intelligenza con circa 3mila partecipanti e non abbiamo trovato quasi nulla”, ha detto.

“Ora con un numero di partecipanti pari a 100 volte e con oltre 200 scienziati che lavorano insieme, abbiamo scoperto quasi 150 regioni genetiche correlate a quanto siano intelligenti le persone”.

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