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La notte di San Silvestro: ecco perché si chiama così

Di TPI
Pubblicato il 31 Dic. 2018 alle 17:20 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 09:06

Notte di San Silvestro storia | Perché il Capodanno si chiama così

NOTTE DI SAN SILVESTRO STORIA – Ormai è entrata di diritto nella lista di quelle espressioni che utilizziamo da tempo immemore senza chiedercene mai il motivo. Oggi infatti in pochi si interrogano, ad esempio, sul perché il Ferragosto abbia proprio questo particolare nome. E lo stesso succede con la vigilia di Capodanno.

Perché il giorno in cui si organizza un grande cenone e si aspetta la mezzanotte per festeggiare l’anno nuovo si chiama, per tutti, notte di San Silvestro? 

La prima risposta, banale ma assolutamente corretta, è che il 31 dicembre, nell’anno liturgico della Chiesa cattolica, è il giorno dedicato al culto di Silvestro I, 33esimo Papa, sul soglio di Pietro tra il 314 e il 335. Eppure la figura del Pontefice, morto proprio il 31 dicembre, ha poco o nulla a che fare con i festeggiamenti per l’anno nuovo. 

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Notte di San Silvestro storia | Papa Silvestro I

Dal poco che si sa sul suo conto, anzi, sembra che Silvestro I fosse proprio una persona poco incline ai festeggiamenti. Il suo nome, anzi, è associato al celebre falso storico della donazione di Costantino.

Si tratta di un documento, rivelatosi poi un falso, contenente un editto con cui l’imperatore di Roma, per sdebitarsi con Silvestro I che lo aveva guarito dalla lebbra, faceva ampie concessioni al potere della Chiesa. L’editto falso è stato utilizzato a lungo come prova su cui giustificare l’avvento del potere temporale dei Pontefici di Roma.

Silvestro I è stato il primo Papa di una Chiesa non più minacciata dalle terribili persecuzioni dei primi secoli, grazie agli imperatori Costantino e Licinio, che nel 313 hanno concesso piena libertà di culto ai cristiani. Durante il suo pontificato ha ricevuto anche il titolo di “confessore della Fede”.

Secondo la tradizione, infine, anche in virtù delle sue confessioni Silvestro I rappresenta una sorta di “traghettatore” di persone e anime dei defunti. Una figura, dunque, che si sposa perfettamente con il simbolismo del 31 dicembre: il passaggio dal vecchio al nuovo anno, con l’accompagnamento del traghettatore San Silvestro.

Notte di San Silvestro storia | Il Capodanno

Bisogna anche considerare che, se Silvestro I è vissuto nel IV secolo, è solo molti secoli più tardi che si inizia a festeggiare il Capodanno il 31 dicembre.

Nel MedioEvo, ad esempio, convenzionalmente il giorno iniziava e finiva col tramonto. Niente notte di San Silvestro, dunque.

Allo stesso modo, fino al Settecento inoltrato il primo giorno dell’anno cadeva in date diverse a seconda della latitudine. A Venezia il Capodanno cadeva il primo marzo, mentre in Toscana il 25 marzo. In Sardegna si festeggiava il primo settembre, mentre addirittura la Francia faceva cadere il primo dell’anno nel giorno di Pasqua.

Capodanno è diventata quindi una festa fissa sul calendario solo in epoca molto recente. Si è scelto così di festeggiarlo nel giorno della circoncisione di Gesù, nell’ottavo giorno dopo la sua nascita. Ancora una volta, come vedete, San Silvestro ha poco a che fare con il Capodanno.

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