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“Mi hanno detto che uccido i figli”: lo sfogo di Paola Barale dopo che ha parlato di aborto

Di Marco Nepi
Pubblicato il 17 Mag. 2023 alle 11:10

Dopo la pubblicazione del libro “Non è poi la fine del mondo”, per Paola Barale non sono tardate le critiche, soprattutto perché ha parlato di aborto.

“Una delle ragioni per cui presi quella decisione – ha spiegato in una recente intervista a F -, l’aborto, è che ero rimasta incinta dopo solo un mese che stavamo insieme. Non avevo nessuna garanzia che sarebbe durata. E anche se non ho nulla contro le mamme single, non era quello che volevo per me in quel momento”. Per questa sua decisione le critiche sono arrivate “puntualissime”. “Una l’altro giorno mi ha scritto che io uccido i figli – ha raccontato al settimanale Chi -. Neanche commento. Questo per dire che sapevo che ci sarebbero state le critiche, ma so anche che questi sono argomenti dei quali è più scabroso non parlare”. “Io credo che come me, nessuna donna al mondo compia questa scelta con superficialità – ha spiegato -, senza sofferenza, come sono profondamente convinta, però, che ciascuna debba essere libera di fare questa scelta difficile. E come sono altrettanto convinta che qualsiasi decisione una donna prenda, ecco, non dovrebbe mai sentirsi in colpa”.

Al settimanale ha poi parlato di amore e di corteggiamento superati i 50 anni. Barale è sempre stata molto corteggiata, ma adesso presta più attenzione alle attenzioni ricevute. “Dai 16 ai 48 anni sono sempre stata fidanzata, ho sempre avuto uomini che mi corteggiavano, però ecco ora me ne rendo conto di più”.

Questo libro per Paola Barale è stata un po’ una catarsi: “È soprattutto un atto d’amore, verso di me e spero verso chi lo leggerà. Sa, scrivendo ho fatto la pace con molte emozioni, anche negative, con delle fragilità, oggi guardo alle critiche e ai commenti con altri occhi”. “Quando leggi che sei vecchia – ha dichiarato -, che sei finita, quando ti scrivono: ‘Ma dove vai?’, non sono cose che ti fanno piacere, non ci si fa la pace facilmente, invece, con questo libro io ci ho fatto un po’ la pace. E persino con il fatto che la presa in giro massima che trovi sul web sia quella che riguarda l’età delle donne. Nel piano del politically correct non puoi dire nulla su nulla, su qualunque minoranza di qualsiasi genere, ma sulla nostra età il campo è aperto. Ho imparato a prendermela meno

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