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Selvaggia Lucarelli contro Le Iene sulla strage di Erba: “Da voi nessuna lezione di giornalismo”

Selvaggia Lucarelli e una Iena
Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 7 Giu. 2019 alle 16:04 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:35

Lucarelli Iene strage Erba

Botta e risposta tra Selvaggia Lucarelli e Le Iene. Ancora una volta al centro della questione c’è un’inchiesta condotta dal programma di Mediaset sulla strage di Erba. Le Iene replicano oggi, 7 giugno, a un articolo comparso su Il Fatto Quotidiano il 6 giugno scritto da Selvaggia Lucarelli e titolato Azouz è tornato e concede le interviste (a pagamento).

Le Iene contestano a Selvaggia Lucarelli una serie di “falsità” che l’opinionista avrebbe riportato nell’articolo. La prima riguarda il fatto che a fronte della richiesta di soldi in cambio di un’intervista di Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna – una delle vittime della strage del 2006 – il programma avrebbe “chiamato direttamente lui per metterci d’accordo, dicendo che noi ‘siamo amici'”, si legge nella replica de Le Iene.

“La questione è semplicissima”, dicono da Mediaset: “Questo presunto ‘accordo’ è completamente falso e non è mai avvenuto, innanzitutto perché Le Iene non hanno mai pagato nessuno per parlare con noi o rivelare qualcosa. E quando abbiamo intervistato Azouz nell’ambito della nostra inchiesta, non ci ha mai chiesto soldi”, si precisa.

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Come si legge ancora, la trasmissione al momento è in pausa, quindi “in realtà per il momento non avremmo avuto alcun motivo di concordare una nuova intervista con Azouz da realizzare in questi giorni in Italia”.

In ogni caso Le Iene condannano e criticano la richiesta di soldi da parte dell’entourage di Azouz, ma si domandano perché Il fatto Quotidiano attribuisca loro dei virgolettati, “senza aver fatto alcuna verifica con noi, cosa grave essendo il contenuto di quei virgolettati assolutamente falso”.

Lucarelli Iene strage Erba | Le accuse de Le Iene

Già a settembre, secondo il programma Mediaset, Il Fatto Quotidiano sosteneva che Le Iene avrebbero rivolto al fratello di Raffaella Castagna una frase mai pronunciata, a loro dire: “Ma non ti vergogni ad andare in giro tranquillamente con due vecchietti innocenti in carcere?”. Questa cosa è falsa.

Le Iene continuano con l’elenco di “falsità”. Sempre in quell’articolo si leggeva: “Azouz Marzouk ha fatto causa ai Castagna perché vuole la metà del valore della casa della strage che i cattivi della storia, gli avidi Castagna, hanno donato alla Caritas”.

Il programma avrebbe proceduto a una verifica con la famiglia Castagna e parrebbe che quella diffusa da Il Fatto sarebbe “una vera e propria fake news, che accredita l’immagine di Azouz Marzouk, come interessato ai soldi più che alla scoperta della verità”.

“Qualche mese dopo l’iniziativa dell’entourage di Marzouk di chiedere soldi preventivamente a chi fosse interessato a sue dichiarazioni quindi fa un favore proprio a chi in passato ha raccontato una bufala sul suo conto e allo stesso tempo sostiene a spada tratta la colpevolezza di Rosa e Olindo e la bontà delle indagini e delle sentenze passate in giudicato”, si legge in conclusione nell’articolo comparso sul sito de Le Iene.

Lucarelli Iene strage Erba | La risposta di Selvaggia

All’articolo de Le Iene risponde Selvaggia Lucarelli con un pezzo comparso oggi, 7 giugno sempre su Il Fatto Quotidiano. “L’articolo non dice che voi avete proposto soldi ad Azouz. L’articolo riporta un virgolettato dell’incaricato dell’avvocato di Azouz alle mediazioni economiche il quale dice: ‘Le Iene hanno chiamato direttamente Azouz, hanno detto siamo amici, siamo venuti a Tunisi, mettiamoci d’accordo tra di noi’. Quindi il signore dice che voi avete proposto ad Azouz un’intervista in amicizia, non fa alcun riferimento a cachet e ad accordi economici presi. Del resto, il vostro rapporto ‘speciale’ è ampiamente documentato dallo spazio che avete dato a questo galantuomo affidabilissimo nella vostra ‘inchiesta’”, scrive Lucarelli.

Selvaggia Lucarelli non ci sta a farsi dare lezioni di giornalismo dal programma Mediaset e continua: “Riguardo invece alle imprecisioni da me riportate sulla vostra intervista a Pietro Castagna, è vero, non siete stati aggressivi o scorretti. Lo avete soltanto chiamato fingendovi una ragazza interessata ad arredare una villa a Como, gli avete dato un finto appuntamento a cui si è presentato Antonino Monteleone, il quale lo ha poi intervistato con microfono e telecamera nascosta come se anziché una vittima della strage Pietro Castagna fosse un personaggio losco, a cui carpire chissà quali dichiarazioni. E, infine, avete mandato in onda l’intervista rubata con l’inganno, oltre a diverse puntate in cui avete gettato ombre ignobili sui fratelli Castagna”.

L’opinionista risponde anche sulla questione dell’eredità cui avrebbe aspirato Azouz. Lei dice di sì, loro di no: “È tutto ampiamente documentato, solo che voi non ve ne siete accorti, troppo presi a scrivere letterine a Marco Travaglio g ne g ne g nè – al l or a – io – lo – di c o- a l- t uo – direttore. Cari saluti, come sempre”, conclude la scrittrice.

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