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L’inno anti-Salvini di Luca e Paolo: bufera in Rai per la parodia sul caso Diciotti | VIDEO

Di Veronica Di Benedetto Montaccini
Pubblicato il 25 Feb. 2019 alle 10:24 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:53

Luca e Paolo hanno sfoderato la loro ironia contro il vicepremier Matteo Salvini, cantando un inno nel corso dell’ultima puntata di “Quelli che il calcio”, programma in onda su Rai 2.

Si è trattato di una versione particolare di ‘Teorema’, canzone di Marco Ferradini del 1991, con il testo della canzone tutto cambiato dai due comici. Il riferimento, neanche troppo velato, è alla politiche sull’immigrazione del governo giallo-verde.

“Prendi una donna trattala male, lascia che ti aspetti per ore”, diventa per l’occasione “Prendi una barca, trattala male, dille che non può attraccare”.

Luca Bizzarri aveva avvertito i telespettatori pochi minuti prima dell’inizio del programma, con un messaggio su Twitter: “Oggi io e Paolo canteremo una canzone a Quelli che. Volevo salutarvi prima, nel caso non ci si vedesse più”.

Luca e Paolo che cantano la canzone sfottò sul ministro leghista non sono stati l’unico momento televisivo contro il governo nella giornata di domenica 24 febbraio, anche Roberto Saviano ha fatto un monologo anti-Salvini. In Rai è stata decisamente una giornata contro il vicepremier e la chiusura dei porti.

Luca e Paolo fuori dal servizio pubblico, la minaccia c’era già stata dopo l’imitazione del ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli. La polemica aveva aperto la nuova era di Carlo Freccero alla guida di Rai 2. Un inizio non certo morbido e indolore.

In prima linea, si era schierato per quell’episodio, il Partito democratico che contesta al nuovo direttore di Rai 2 di aver emanato – secondo il deputato Andrea Romano – un “violento editto contro chiunque critichi il governo Lega-M5s”.

E l’esempio sarebbe proprio aver mandato “via Luca e Paolo, colpevoli di averci fatto ridere su Toninelli” in quella che è stata “una gag straordinaria, da rivedere prima che l’epurator la tolga anche dal web”.

Cosa succederà questa volta dopo l’inno che ripercorre il caso Diciotti in chiave satirica?

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