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“Locali per pensare”, ecco dove prendere un caffè senza essere martellati da musica o tv

Di Francesca Ceccarelli
Pubblicato il 4 Giu. 2019 alle 16:27 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:38

Locali per pensare Italia

Musica assordante, video proiezioni ovunque e muzak di sottofondo l’anestetico che ogni giorno subiamo entrando in un luogo pubblico, ancora più se si tratta di un locale come un bar o un ristorante. E il pensiero? Dove e quando siamo liberi di girovagare con la mente in piena quiete?

Senza rifugiarsi in eremi sperduti la soluzione è arrivata in Italia con il progetto Locali per pensare, una rete di  luoghi pubblici e di aggregazione dove incontrarsi, leggere, promuovere  iniziative, sperimentare pensieri. 

Sul sito dell’organizzazione c’è poi mappa geografica in continuo aggiornamento di tutti i locali che aderiscono all’iniziativa: da Torino a Catania, molti gestori stanno aderendo all’iniziativa.

Credit: https://localiperpensare.it/

Locali per pensare Italia | Mission

“Sembra quasi che oggi sia in atto una perversa congiura per impedirci di pensare e di comunicare – si legge sul sito – creare qualcosa nei suddetti locali, poi come poteva succedere nei caffè di una volta, ritrovo prediletto degli intellettuali del Novecento sarebbe oggi pura fantascienza. Invece di subire passivamente questa onda montante, segno tangibile dell’incultura e della volgarità dei tempi, abbiamo pensato di individuare e valorizzare quei locali virtuosi, pochi o tanti che siano, che ancora consentono ai nostri neuroni di accendersi, e di metterli semplicemente in rete”.

Per entrare a far parte di questa rete virtuosa basta rispondere ad alcuni criteri compresi nel decalogo dei Locali per pensare disponibile online.

Locali per pensare Italia | Decalogo

  1. No musica ad alto volume
  2. No maxischermo, tv, video con diffusione sonora invadente, eventi sportivi etc.
  3. Via libera a uno spazio minimo e utile per socializzare
  4. Sì a un locale in sintonia con il territorio
  5. Sì a spazi per sedere intorno a un tavolo o parlare uno di fronte all’altro
  6. Per ristoranti: sì a un menù alla carta di filiera corta e stagionale (facoltativo)
  7. Per i bar: sì alla possibilità di servizio al tavolo (facoltativo)
  8. Sì all’esposizione di libri, opere artistiche o altri oggetti “per pensare” (facoltativo)
  9. Sì alla possibilità di ospitare eventi culturali, giochi di ruolo e altre iniziative “per pensare”
  10. Offrire sorrisi e gentilezza a chi entra   
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