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Jovanotti coinvolto nella bufala dei bitcoin: ecco come lo hanno usato

Di Maria Teresa Camarda
Pubblicato il 8 Ago. 2019 alle 14:22 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:05

Jovanotti coinvolto nella bufala dei bitcoin

Jovanotti vittima della bufala dei bitcoin. La sua faccia e il suo nome sono stati usati dai “fabbricanti” di fake news per pompare l’uso della moneta virtuale.

“Ecco come diventare ricco in poco tempo con il bitcoin”, avrebbe detto il cantante durante un’intervista a “Che tempo che fa” di Fabio Fazio. E la notizia, stando ai link che circolano su Facebook, sarebbe stata ripresa dal quotidiano La Repubblica e dal sito del Tg1.

Jovanotti avrebbe annunciato una nuova “scappatoia della ricchezza” (letterale) che, a parer suo, può far diventare milionario chiunque, nel giro di 3-4 mesi. Poi, secondo l’articolo, ha consigliato a tutti gli italiani di approfittare di questa incredibile opportunità, “prima che le grandi banche la blocchino per sempre”.

Ovviamente, è tutto un clamoroso falso.

Le fake news sui bitcoin

La truffa si basa sul più semplice meccanismo di chi produce notizie false: usi una pagina finta che assomiglia in tutto per tutto a testate accreditate, con nomi diversi solo per qualche piccolo dettaglio, come una lettera in più o in meno, poi metti in circolazione il link. Il resto lo fanno gli utenti, inconsapevoli, che condividono senza prima aver verificato il contenuto.

Gli articoli falsi sui bitcoin si stanno diffondendo velocemente. Presunti super investimenti nel settore delle monete virtuali sono pubblicizzati utilizzando testimonial inconsapevoli del modo in cui viene utilizzata la loro immagine: tra le “vittime” Jovanotti e Flavio Briatore, l’imprenditore Gianluca Vacchi e, di recente, anche gli attuali ministri e vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. In realtà sono articoli “esca” del tutto fasulli.

> Jovanotti annuncia a sorpresa l’evento finale del Jova Beach Party

Facebook, sulla vicenda di Jovanotti coinvolto nella bufala dei bitcoin, ha rilasciato una dichiarazione al magazine Wired: “Prendiamo molto seriamente il problema degli annunci ingannevoli che violano le nostre normative e che vedono coinvolti personaggi pubblici. Per noi è importante che gli annunci su Facebook siano utili alle persone e non utilizzati per promuovere comportamenti ingannevoli o fraudolenti. Continuiamo a intensificare i nostri sforzi e investimenti per risolvere questo problema. Incoraggiamo le persone che vedono questo tipo di comportamento a segnalarlo cliccando sui tre punti nell’angolo in alto a destra dell’annuncio”.

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