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“Finalmente un ragazzo che mi apprezza per come sono”: Ines Rau, modella transgender, e il suo Mpabbè

Di Marco Nepi
Pubblicato il 21 Dic. 2022 alle 15:10 Aggiornato il 21 Dic. 2022 alle 15:12

Nonostante non abbiano mai ufficializzato pubblicamente la loro storia, Ines Rau e Kylian Mbappè si frequentano ormai da quasi un anno, dopo che lo scorso maggio fecero anche una prima apparizione insieme sul red carpet del Festival del Cinema di Cannes.

Lei, 32 anni, è la prima modella transgender che ha posato per la copertina di Playboy: una pioniera nel campo del fashion e anche del calcio, si potrebbe azzardare, visto che nel mondo del pallone argomenti come questo restano un tabù. “Finalmente ho trovato un ragazzo che mi accetta per come sono”, ha dichiarato in una intervista rilasciata alla rivista Elle.

Pur senza mai nominarlo, il “ragazzo” a cui fa riferimento è proprio Mbappè, il fenomeno del calcio mondiale, che ieri ha compiuto 24 anni e alla sua età è già consacrato come uno dei più forti di tutti i tempi, reduce da una cocente delusione per la sconfitta in finale Mondiale contro l’Argentina ma con la soddisfazione personale di essere stato il miglior marcatore grazie anche alla tripletta nell’atto conclusivo.

Nata a Nancy, di origini nordafricane (come Mbappè, algerino nel lato familiare della madre), Rau è entrata giovanissima nel giro della moda parigina. L’operazione per il cambio di sesso l’ha fatta a 16 anni.

Non ha mai rivelato il suo nome di nascita, a ispirare la sua transizione è stata la vicenda di Caroline Cossey, conosciuta anche come Tula, una delle prime modelle transessuali.

La sua storia è raccontata in un libro, dal titolo “Femme”: “È una salvezza poter dire la verità su di sé, che si tratti di parlare di genere, di sessualità, di qualunque cosa. Le persone che ti rifiutano non ti meritano. Non si tratta di essere amati dagli altri, si tratta di amare se stessi”.

Al suo lavoro di modella ha sempre unito un forte impegno in difesa dei diritti delle minoranze: a favore della comunità LGBTQ+, a supporto delle donne e dei migranti e contro il razzismo.

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