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Francesca De Andrè ricoverata d’urgenza, il drammatico racconto sui social: “Non posso avere più figli”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 6 Set. 2023 alle 14:06

Francesca De Andrè ricoverata d’urgenza: “Non posso avere più figli”

Francesca De Andrè, figlia di Cristiano e nipote di Fabrizio, è stata ricoverata d’urgenza dopo che le sono state trovate delle “masse”: a raccontare quanto accaduto è stata la stessa showgirl con un lungo post sul suo profilo Instagram.

“Non stavo bene, sentivo che c’era qualcosa che non andava. Mi faccio prescrivere delle ricette dal mio medico e prenoto le analisi e visite del caso. Era venerdì. Andai all’appuntamento per l’ecografia e venne fuori che mi trovarono delle ‘masse’ che da subito risultarono da rimuovere quanto prima, per verificarne anche la natura con successivo esame di biopsia” ha scritto Francesca De Andrè.

“Nel poliambulatorio dove feci la prima visita purtroppo non avevano strumenti aggiornati abbastanza da potermi fornire ulteriori informazioni o comunque dettagli, così il medico, un po’ di prassi in questi casi, mi prescrisse dei marcatori tumorali da fare immediatamente la mattina successiva e contattò un collega dell’ospedale di Pistoia (trovandomi in Toscana in quei giorni) fissandomi un appuntamento, ecografia di secondo livello, il lunedì successivo” si legge ancora nel post.

La showgirl, quindi, prosegue: “Fatti gli esami del sangue e ritirarti i risultati mi recai il famoso lunedì nell’ospedale di Pistoia dove mi venne detto che ero da ricoverare immediatamente, trattare ad alto dosaggio con antibiotici endovena per abbassare la grave infiammazione/ascesso che mi si era creata con rischio di setticemia oltre ad altre che vi evito…E poi operare. Tutto d’urgenza”.

“Partiamo dal presupposto che ero all’ospedale San Jacopo di Pistoia, dove sono stati super professionali, ma mi trovavo ad almeno un’ora da qualunque eventuale persona d’appoggio, Puka, la mia cagnolina, l’avevo lasciata giusto per il tempo della visita ad una mia amica, valige in albergo…ecc. insomma, dovevo tornare a Milano per forza. Firmai per uscire contro ogni parere dei medici, presi la macchina, e andai a prendere Puka, lo stretto indispensabile , e partii per Milano. Un viaggio dei peggiori che ricordi: coda interminabile, durato 4 ore invece di due e mezza, con dei dolori che non augureresti al tuo peggior nemico. O forse sì…vabbèh!”.

Il racconto di Francesca De Andrè, quindi, giunge a conclusione: “Che dire, mi avevano detto di stare ferma a letto eh…ma appena sveglia dall’anestesia mi sono alzata in piedi e se devo dirla tutta volevo una sigaretta. Sto aspettando ancora l’esito di alcuni esami , Benigno o maligni? Ma sapete cosa? Sono e voglio rimanere positiva, è comprovato che in questi casi lo stato d’animo conta tantissimo, quindi andrà tutto bene”.

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