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Lorella Cuccarini torna a difendere il governo giallo-verde: “Sono la più sovranista del paese”

Lorella Cuccarini
Di Veronica Di Benedetto Montaccini
Pubblicato il 16 Gen. 2019 alle 17:15 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 08:58

La conduttrice e showgirl Lorella Cuccarini si espone a difesa del governo giallo-verde.

Le polemiche – In un’intervista esclusiva a OGGI, in edicola da domani, Lorella Cuccarini scende decisamente in campo a favore del governo e delle sue linee-guida in tema di migrazione e contrasto all’Europa, critica il Papa e va controcorrente sull’ambizione delle donne di recuperare il gap con i maschi nella carriera. cuccarini sovranista

 Antieuropeista – “La differenza non è più tra destra e sinistra ma tra chi pensa agli elettori e chi alle élite e alla finanza”. E poi: “Ci ritroviamo intrappolati nel pensiero unico. L’Europa che viviamo esiste solo attorno all’Euro, che ci ha impoveriti”. Nell’intervista al  settimanale, la Cuccarini cita i libri del presidente della Rai Marcello Foa e dell’economista vicino alla Lega Alberto Bagnai e dice di stimare il ministro Paolo Savona, che ipotizzò l’uscita dall’euro

Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra? – E ancora: “Ma quali politiche di destra? Ha fatto più cose di sinistra questo governo di quelli precedenti. Io vorrei che i miei figli fossero liberi di scegliere se andare fuori o rimanere in un Paese che offra loro delle possibilità. Invece qui non riesci a fare nulla, siamo in austerity, abbiamo un tasso di disoccupazione altissimo, 5 milioni di poveri. E mi dite che bloccare l’immigrazione è di destra? È sacrosanto”. cuccarini sovranista

Attacca anche il Papa – “Il Papa attacca chi sta con Salvini sull’immigrazione. Bisogna distinguere buoni e buonisti: i cattolici devono essere buoni, ma devono difendere i propri figli”.

Sulle donne – La Cuccarini si esprime anche sulla questione femminile: “Altrove e in politica, servono una determinazione e una “cattiveria” che impongono anche di rinunciare ad alcune caratteristiche femminili. Dobbiamo accettare il fatto che uomini e donne sono diversi, seppur complementari. Se ci sono più uomini ai vertici è perché sono più predisposti».

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