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Una psicologa spiega come superare il pensiero di un ex partner e smettere di soffrire

Ci sono alcune cose utili che si possono fare per alleviare il dolore che segue la fine di una relazione importante

Di Luca Serafini
Pubblicato il 27 Giu. 2018 alle 09:29 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 18:24

La fine di una relazione non è mai facile. Secondo una ricerca pubblicata su The Journal of Positive Psychology, ci vogliono in media 11 settimane per sentirsi meglio dopo una rottura. Ma un altro studio ha rilevato che ci vogliono più di 18 mesi per “guarire” dalla fine di un matrimonio. In realtà, ogni relazione è diversa e comporta un tempo differente per essere elaborata quando termina.

Tutti, almeno una volta nella vita, si sono sentiti devastati per la fine di un rapporto. Spesso è il momento in cui si tende a vedere l’ex partner come perfetto, a dimenticarne i difetti. Ma proprio come qualsiasi altra ferita, il crepacuore guarisce con il tempo. Ci sono alcune cose che tutti coloro che soffrono per la fine di una relazione possono fare per andare avanti.

Secondo l’esperta di relazioni Ammada Major, intervistata dall’Independent, ci sono in particolare quattro cose da tenere a mente per riuscire a stare meglio in tempi abbastanza brevi.

Prenditi del tempo per elaborare il lutto

Perdere il partner a volte sembra un dolore insopportabile. Può sembrare incredibilmente scoraggiante immaginare la vita senza la persona che ci è stata a fianco magari per anni. Ma è importante scendere a patti con questa nuova realtà e accettarla prima di poter andare avanti.

Anche se si può essere tentati dal rimuovere quanto accaduto, tenendosi occupati con altre cose e persone, la realtà è che la fine di una relazione richiede un periodo di lutto in cui dobbiamo elaborare ciò che è accaduto.

Questo è un periodo di tempo in cui chi soffre può riflettere sulla relazione e sul proprio comportamento. Piuttosto che cercare di sopprimere questi sentimenti, cercare di “sentirli” è parte integrante del processo di guarigione.

Riconnettiti con te stesso

In molte relazioni, è quasi tutto incentrato sul “noi” e pochissimo sull'”io”. Ma la fine di una relazione offre un’opportunità unica: fare il punto su dove si è nella vita e poi fare qualcosa per noi stessi.

Sebbene possa sembrare un cliché, la fine di una relazione offre la possibilità di riconnettersi. Questo potrebbe significare iniziare un nuovo hobby o uscire più spesso con gli amici. Prendersi del tempo per fare cose che ci fanno sentire bene, come vedere la famiglia, scoprire un nuovo talento o andare in vacanza contribuiranno a migliorare l’umore post-rottura.

Questa concentrazione su se stessi significa anche che si può, più avanti, iniziare un’altra relazione con una rinnovata consapevolezza di sé.

Piuttosto che precipitarsi in una nuova relazione, è bene prendersi del tempo per concentrarsi sulla relazione con noi stessi.

Non aver paura di chiedere aiuto

Raramente due persone arrivano alla decisione di chiudere una relazione nello stesso momento. Uno dei due, solitamente, subisce la decisione dell’altro, è sorpreso e scioccato. In questi casi, è normale sentirsi respinti e mettere in dubbio la propria autostima.

È un ragionamento tipicamente viziato e sbagliato. Solo perché un partner ha terminato una relazione non significa che non siamo persone amabili o che siamo indegni dell’amore di qualcuno.

Piuttosto che concentrarsi su ciò che abbiamo fatto di sbagliato, è bene incanalare le energie su quello che possiamo fare per tornare a stare meglio.

Se pensi che bloccare il tuo ex sui social media ti aiuterà a sentirti meno triste, allora è la cosa giusta da fare, poiché può aiutare a tenere la mente lontana dal dolore.

Anche parlare con gli altri e sfogarsi aiuta, ma bisogna assicurarsi di fissare dei limiti con amici e familiari su ciò che di cui si vuole discutere. Mentre potremmo essere pronto a parlare del nostro ex, potremmo non sentirci ugualmente a nostro agio sentendoli parlare del nostro rapporto. Tuttavia, sfogare le proprie emozioni può essere utile e spesso una prospettiva esterna su quanto accaduto permette di relativizzare molte cose.

È utile inoltre liberarsi di oggetti che ricordano la relazione, se starci a contatto provoca dolore.

È vero che il tempo rimargina le ferite

Potremmo non rendercene conto sul momento, ma col passare del tempo il dolore diminuirà. I ricordi della relazione, un giorno, non saranno così dolorosi come ci appaiono subito dopo la rottura. Possono volerci 6 mesi, o un anno, ma prima o poi pensare a quella persona non farà nascere le stesse sensazioni di tristezza e dolore.

Tuttavia, se i nostri sentimenti negativi non svaniscono nel tempo, può essere utile cercare un aiuto da parte di uno psicologo per elaborare più compiutamente il lutto. In caso contrario, il rischio è che il dolore che proviamo comprometta relazioni future. È fondamentale tornare a pensare in maniera positiva il prima possibile.

In questo modo, quando troveremo di nuovo l’amore, entreremo nella relazione nella migliore versione di noi stessi.

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