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Esiste un meccanismo fisico per smettere di piangere

Credit: Getty Images

Piangere è una risposta naturale alla gioia, allo stress o alla tristezza. Ma cosa fare se non vogliamo piangere?

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 22 Ott. 2018 alle 17:35 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 14:09

Piangere è del tutto normale e sano, ma molti di noi non vogliono piangere di fronte ad altre persone. Quando non vogliamo piangere di fronte ad altre persone, c’è qualcosa che possiamo fare per salvare la faccia?

Come si legge sul New York Times, Ad Vingerhoets, l’autore di “Why Only Humans Weep: Unraveling the Mysteries of Tears” (“Perché solo gli umani piangono: svelare i misteri della lacrime”), ha detto il pianto si manifesta in due distinti componenti: la sofferenza nella voce e le lacrime.

Il dottor Vingerhoets, professore di psicologia clinica all’Università di Tilburg, nei Paesi Bassi, ha affermato che i segnali di sofferenza sono comuni tra i piccoli, sia umani che animali, un prodotto dell’evoluzione che allerta i genitori nel momento in cui i loro “cuccioli” soffrono.

Ma i suoi del pianto possono anche essere un modo per attrarre i predatori, nel mondo animale. Negli esseri umani, l’infanzia ha una durata prolungata, per questo forse – come spiega il dottor Vingerhoets – abbiamo sviluppato la prova evidente della sofferenza nelle lacrime.

Quando piangiamo, uno stimolo emotivo avvia un processo nel cervello e innesca il rilascio delle lacrime dalle ghiandole lacrimali proprio sopra gli occhi. Il dottor Vingerhoets ha riferito anche con il passare degli anni le motivazioni per cui piangiamo tendono a cambiare. I bambi piangono molto, infatti, per il dolore fisico, ma raramente lo fanno anche gli adulti.

Dopo l’adolescenza, matura il sentimento dell’empatia e gli adulti piangono soprattutto in reazione alla sofferenza degli altri (nella realtà, ma anche sullo schermo!). Le forti emozioni positive che derivano dal ritrovare qualcuno, o dalla vittoria della propria squadra o di una performance artistica spesso fanno  piangere gli adulti. Ma secondo il dottor Vingerhoets, sono due i principali fattori che scatenano il pianto negli adulti. “Il primo è l’incapacità di fare qualcosa e l’incompetenza”, ha detto. “Il secondo, è la separazione e la perdita”.

Se prevedi di piangere

Se già sapete in anticipo che andate incontro a situazioni potenzialmente difficili, potete limitare la vostra risposta emotiva, ha detto Lauren Bylsma, assistente professore di psichiatria e psicologia all’Università di Pittsburgh.

Se senti che le lacrime stanno per scendere

Far sparire le lacrime

Una volta che il pianto è finito, potreste trovarvi con un viso arrossato e occhi rossi e gonfi. Il dottor Deanne Mraz Robinson, dermatologo e socio fondatore di Modern Dermatology, studio di dermatologia a Westport, Connecticut, ha detto che quando piangiamo tratteniamo il respiro. Questo fa abbassare i livelli di ossigeno nel nostro sangue, trasformandolo in una tonalità di rosso più scuro e provocando quella chiazza rossastra sul nostro volto che accompagna il pianto. Per sbarazzarsi di questo colore un po’ imbarazzante, iniziate facendo grandi respiri profondi.

“Per combattere il gonfiore agli occhi, basterà applicare qualcosa di freddo sotto agli occhi per aiutare a restringere i vasi sanguigni”, ha detto il dottor Robinson. “Se siete a casa, lavate il viso con acqua fredda o un sacchetto di piselli surgelati dal congelatore. Se siete in giro, provate a bagnare le dita con acqua fredda e poi picchiettate delicatamente sotto gli occhi”.

I dermatologi consigliano anche una crema che contiene niacinamide, una forma di vitamina B3 con proprietà antinfiammatorie, che aiuta a lenire la pelle irritata dopo il pianto. La dermatologa raccomanda anche di applicare un correttore verde per neutralizzare il rossore e usare colliri che riducono il rossore.

 

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